Renord - Concessionaria Renault, Dacia e Nissan

Insieme sulla strada giusta

Il nostro mondo è pieno di scelte. E le persone le stanno affrontando come mai prima d'ora: cercando, selezionando e chiedendo di più. In RENORD, crediamo dunque che una scelta debba darti più di un semplice mezzo di trasporto. 

Dovrebbe darti l'opportunità di conoscere e trarre un vantaggio.

Ecco perché in RENORD ogni tua scelta ci dà energia e motivazione, ci guida nel migliorarci costantemente e porre te al centro della nostra visione. È con la nostra specializzazione e le nostre competenze che abbiamo creato le basi solide di questa nostra tradizione ma non smettiamo mai di guardare al futuro, e il nostro futuro è sempre più vicino e in sintonia con l'utilizzo sempre maggiore delle energie rinnovabili.

È questo il modo con cui ogni giorno ti stiamo vicino e viaggiamo insieme a te. 

Lasciati guidare verso la scelta migliore, la tua.

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Ultime news

Le novità Renord

Dacia Jogger: la soluzione ideale per famiglie numerose e viaggi avventurosi

Dacia Jogger è la multiuso per la famiglia disponibile anche in versione 7 posti: pratico, versatile ed economico - nel prezzo d'acquisto e nei costi di gestione - è anche il primo esempio di Dacia con motore ibrido.

Disponibile nelle configurazioni di abitacolo a 5 o 7 posti, racchiude in sé le migliori caratteristiche di una monovolume, di una station wagon e di una crossover, con un look da SUV che piace alla clientela più giovane e dotata di spirito di avventura. Non a caso, Jogger ha rimpiazzato in un sol colpo la Logan MCW, la Lodgy e la Dokker, tutte precedentemente disponibili anche nell'allestimento Stepway, quello esteticamente più affine a crossover e SUV, con profili perimetrali in plastica che suggeriscono l'idea di viaggi nella natura inesplorata.

Le motorizzazioni di Dacia Jogger

Ma torniamo alla Jogger, declinata in quattro livelli di allestimento (Essential, Expression, Extreme ed Extreme Up) e disponibile con tre motorizzazioni: il 3 cilindri turbobenzina da 999 cc e 110 CV, all'insegna della semplicità, il 4 cilindri ibrido-benzina da 1598 cc e 140 CV. Una scelta all'insegna dell'ecologia e del risparmio, ma anche della facilità di guida, grazie al cambio automatico Multimode - ampiamente sperimentato sui modelli best-seller di Renault - e il 3 cilindri turbo bi-fuel della versione TCe GPL che, con un listino a partire da 18.100 Euro, rappresenta la soglia d'accesso al mondo Jogger.

Dacia Jogger 7 posti: praticità per le famiglie e autonomia fino a 1500 km

L'opzione 7 posti, nella gamma Jogger, porta con sé un sovrapprezzo di 800 euro rispetto alla versione a 5 posti. Da notare, però, che le Jogger con tre file di sedili sono proposte solo a partire dal livello di allestimento Expression e, pertanto, la più accessibile versione a doppia alimentazione è in vendita a 20.800 Euro (2.700 Euro in più della Essential a 5 posti). 

Proprio la TCe GPL è la motorizzazione preferita dagli italiani per questo modello: del resto, Dacia da anni propone la soluzione bi-fuel su tutta la gamma.  L'autonomia è un altro “plus” della Jogger TCe GPL da 100 CV: con i serbatoi da 50 litri di benzina e da 40 litri di GPL entrambi pieni si possono percorrere circa 1500 km senza fermarsi (come dire, Milano-Palermo no-stop).

Design funzionalità avanzate

I codolini in plastica scura dei passaruota collegati alle protezioni che percorrono il resto del perimetro inferiore della carrozzeria e la notevole altezza libera dal suolo (200 mm a vuoto) consentono alla novità Dacia di esibire uno stile da crossover e affrontare qualsiasi fondo stradale, grazie anche al sistema antipattinamento regolabile. Quanto alla versatilità, la Jogger monta delle barre portatutto sul tetto, facilmente modulabili per gestire un “trasporto eccezionale” imprevisto. Infatti, le loro parti centrali possono essere ruotate di 90 gradi, così da orientarsi trasversalmente, a 90 gradi rispetto ai mancorrenti, fungendo da portapacchi in grado di sostenere fino a 80 kg. Un peso più che sufficiente per trasportare biciclette, sci, box portatutto e quanto non può essere alloggiato nel bagagliaio.

Capacità di carico e praticità 

A tal proposito, giova ricordare che il volume del baule è di 160 dmc con i sedili della terza fila ripiegati e arriva a 1807 dmc con la seconda e la terza fila abbattute. Rimuovendo del tutto i due strapuntini in terza fila, ove presenti sugli esemplari a 7 posti, si tocca quota 2085 dmc, un volume che oggi nessuna maxiwagon riesce a raggiungere e che alla portata solo dei minivan derivati dai veicoli commerciali. In più, grazie alla soglia di carico ribassata (661 mm) e alla lunghezza del piano di carico di oltre 1100 mm, per le famiglie è semplice trasportare orizzontalmente anche un passeggino e una bicicletta da bambino senza doverli smontare. 

18/10/2024

Guida all’acquisto dell’auto usata per l’estate

Quale auto rappresenta la miglior scelta per l'estate? Che si tratti della prima auto per un neopatentato, magari il regalo per un figlio o una figlia freschi di diploma di maturità, dell'auto per la famiglia, o di una seconda auto più sfiziosa per i week-end, per le vacanze e per i momenti di piacere, infatti, l'arrivo della stagione estiva e della prospettiva di un periodo di vacanza - con annessi viaggi da soli o in compagnia - pone al cospetto di molti la necessità o l'opportunità di acquistare un'auto usata.

Molti, nella zona di Milano, potrebbero anche trovare l'opportunità di passare a un modello più recente, quindi meno inquinante e più sicuro, meglio ancora se abilitato ad accedere alla famigerata area C senza dover pagare ogni giorno il relativo ticket d'ingresso, o almeno all'area B, che è ormai da tempo off-limits per i veicoli più anziani a benzina e per molti dei diesel.

Meglio l’usato certificato per andare sul sicuro

Puntare su un usato certificato, come le vetture del programma Renord Prime può senz'altro rappresentare una scelta azzeccata. Per evitare di trovarsi di fronte a sorprese spiacevoli, infatti, è sempre bene puntare su automobili perfettamente ricondizionate e controllate in ogni dettaglio, stipulando un contratto che includa il maggior numero possibile di servizi e garanzie esclusive: dalla revisione approfondita all’assistenza stradale, dai finanziamenti alle polizze assicurative. 

Naturalmente, è più facile trovare un modello a larga diffusione rispetto a una versione particolare o a una vetture dalle caratteristiche particolari, una spider o una cabriolet, o anche una variante 4x4. Ecco allora che per chi cerca auto usate si aprono due possibilità: la scelta di un esemplare certificato acquistato presso un concessionario ufficiale, con garanzia di 1 o 2 anni o addirittura con la garanzia residua del Costruttore nel caso di alcuni marchi che forniscono 3, 5 o 7 anni di garanzia, oppure optare per l'acquisto da privato, con qualche margine d'incertezza in più ma il vantaggio di un prezzo in genere inferiore e più trattabile. 

I pro e i contro dell’acquisto da privati

Presso i privati, scegliendo magari l'auto preferita sui principali marketplace digitali, è possibile trovare versioni particolari, anche se occorre sempre tener presente qualche accortezza se si intende procedere con l'acquisto: pretendete almeno  un giro di prova di una ventina di chilometri, in modo da potervi accorgere di eventuali magagne tecniche (e non solo) e fate esaminare l'auto da un vostro meccanico di fiducia, meglio ancora portando l'auto nella sua officina per una rapida diagnosi. Affidatevi ancora a un esperto per la verifica del chilometraggio: sovente vengono alla luce spiacevoli sorprese anche a questo riguardo da parte di proprietari disonesti. Se l'auto d'occasione che vi interessa non fosse nelle condizioni da voi desiderate, valutate, eventualmente con l'aiuto di un esperto, il costo di un ripristino e anche i tempi per eseguire il medesimo e la disponibilità dei ricambi, nell'ipotesi in cui con quest'auto desideraste per esempio effettuare i viaggi programmati durante le vacanze estive.

Spider e cabrio? Non è il momento per acquistare in saldo

Se è una decapottabile, spider o cabriolet che sia, l'auto alla quale state mirando, tenete presente che questo è il periodo peggiore per l'acquisto, visto l'incremento della domanda generato da chi decide di regalarsi per la bella stagione una vettura da guidare capelli al vento. Non aspettatevi quindi esemplari in saldo né offerte speciali. Anzi, questo è il momento in cui i proprietari intenzionati a vendere cercano di alzare il prezzo. Meglio semmai accontentarsi di un modello con tettuccio apribile panoramico, per cominciare: la speculazione è meno evidente su questa tipologia di vetture anche se, naturalmente, l'effetto per chi guida e per i passeggeri non è neppure paragonabile all'immersione nella natura garantita da una convertibile.

Integrale? Attenti a quale scegliere

Se invece è a una 4x4, a un SUV o a un crossover che guardate, pensando di raggiungere spiagge amene e possibilmente deserte, considerate sempre le caratteristiche tecniche del modello: ci sono vetture dalle apparenze promettenti quanto a “off-road capabilities" che all'atto pratico possono non risultare all'altezza del compito. I pneumatici M+S possono rivelarsi indispensabili sulla sabbia, mentre la slitta paracoppa, dotazione ormai dimenticata da gran parte dei Costruttori, è indispensabile per affrontare serenamente i percorsi sterrati in quota delle strade ex-militari che si trovano ancora in Piemonte, Lombardia e Veneto, giusto per stare entro i confini nazionali.

Per neopatentati o per tutta la famiglia?

Quanto alla vettura da neopatentato, quindi rispondente ai requisiti di legge in relazione al rapporto peso-potenza, sceglietela immaginando prima se sarà destinata all'impiego esclusivo del giovane o se entrerà a tutti gli effetti nella disponibilità degli altri membri della famiglia. In quest'ultimo caso, accanto a caratteristiche quali la compattezza, per facilitargli la vita in fase di parcheggio, sono da valutare anche la versatilità e la capacità di carico. Senza dimenticare che le city-car mantengono un valore residuo elevato: una crossover di pari cilindrata potrebbe costare anche meno...

11/06/2024

Renord Job Day

Vuoi fare parte di un'eccellenza nel settore automotive? Renord ti sta aspettando!

 

Quando: 8 giugno, dalle 9.30 alle 12.30

Dove: Showroom Renord, Via Clerici 6/12 a Sesto San Giovanni

 

Un'occasione unica per incontrare il team Renord e scoprire le opportunità di carriera nelle varie sedi della concessionaria.

Cosa faremo:

- Presentazione aziendale

- Visita della concessionaria con i responsabili e le responsabili di funzione

- Colloquio conoscitivo con referenti HR

- Aperitivo

 

Non mancare se:

- hai la passione per le auto

- aspiri a lavorare in questo settore dopo gli studi

- vuoi metterti alla prova e fare esperienza sul campo

 

Must have: Porta con te il CV aggiornato, corredato di autorizzazione al trattamento dei dati personali e debitamente firmato.

 

Conosci qualcuno in cerca di opportunità? Segnala l'evento! 

 

31/05/2024

Torneo Avvenire

TORNEO AVVENIRE 57° EDIZIONE
MILANO, 1-8 GIUGNO 2024

Renord celebra la cultura dello sport come valore basilare per la crescita dei più giovani. Siamo sponsor del 57° Torneo Avvenire, che darà spettacolo dall’1 all’8 giugno sui campi del Club Ambrosiano

La Storia
Il Torneo Avvenire nasce nel 1965 su iniziativa di alcuni soci del Tennis Club Ambrosiano, desiderosi di lanciare una gara giovanile avendo come parola ispiratrice proprio “avvenire”, a sottolineare l'implicita ricerca di futuri talent tennistici. Le prime quattro edizioni sono riservate solamente ai giocatori italiani. Nel 1969 il torneo allarga la partecipazione ai giocatori stranieri.
Tra i ragazzi che hanno partecipato al torneo e hanno poi continuato la loro carriera nel professionismo, diventando campioni, ricordiamo in campo maschile Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Björn Borg, Ivan Lendl, Yannick Noah, Mats Wilander, Stefan Edberg, Pat Cash, Guillermo Pérez Roldán, Franco Davín, Goran Ivanišević, Federico Luzzi, Marat Safin, Roger Federer, Gaël Monfils, Novak Đjoković, Juan Martin del Potro, Marin Čilić, Fabio Fognini e in campo femminile Hana Mandlíková, Federica Bonsignori, Conchita Martinez, Jennifer Capriati, Martina Hingis, Clarisa Fernández, Gisela Dulko, Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Peng Shuai, Marija Sharapova.

Il Tennis Club Ambrosiano è uno dei Club più importanti della Lombardia per numero e qualità degli impianti ed il più suggestivo per la bellezza dello scenario naturale in cui si trova, costituito dalla vasta area verde del Parco Lambro. Situato vicino alla fermata Udine della metropolitana, gli oltre 30.000 metri quadri del Club Ambrosiano offrono servizi dedicati al tennis e padel, aree fitness, corsi di gruppo, spazi per tutta la famiglia. L’attività tennistica si completa con la partecipazione a tutti i campionati a squadre della FITP e con l’organizzazione di molti tornei sociali per tutti i livelli di gioco, dove i Soci si confrontano con l’agonismo che da sempre caratterizza la tradizione e lo spirito del Club.

Renord celebra la cultura dello sport come valore basilare per la crescita dei più giovani. Siamo sponsor del 57° Torneo Avvenire, che darà spettacolo dall’1 all’8 giugno sui campi del Club Ambrosiano, con importanti novità: il passaggio del torneo U14 a CATEGORY 1 e la rassegna di eventi fuori campo “OLTRE L’AVVENIRE”. 

@tcambrosiano @europe.tennis

31/05/2024

Esplora la versatilità della gamma Dacia: un modello per ogni esigenza

Sono le auto più acquistate dai privati e le più vendute tra i modelli ad alimentazione ecologica. Versatilità, prezzi accessibili, tenuta del valore dell'usato e affidabilità sono tra i loro principali punti di forza. Dacia, il marchio più accessibile del Gruppo Renault, offre una gamma ben articolata per formati, motorizzazioni e destinazioni d'impiego.

Quarto marchio automobilistico per consegne sul mercato italiano da ormai qualche tempo, Dacia deve la sua forza anche alla sua ben articolata gamma di vetture solide e convenienti, in grado di soddisfare le esigenze di mobilità della clientela senza scendere a compromessi. 

Oggi sono quattro i modelli che compongono la gamma Dacia: Spring, Sandero, Jogger e Duster, ciascuno assoluto protagonista del rispettivo segmento di mercato, con una leadership via via più netta nelle vendite a privati.

La forza di Dacia si deve al posizionamento di prezzo corretto e competitivo, alla razionale scelta di motorizzazioni e alimentazioni, alla qualità dei prodotti e dei progetti a loro sottostanti e alla giovinezza della gamma: Il modello più anziano risale a due anni fa e l'evoluzione delle vetture è costante, misurabile - sia con il lancio di modelli inediti, come la Duster di terza generazione, sia con l'aggiornamento di quelli già esistenti, come accaduto per Sandero e Spring. 

Si è fatto accenno al tema delle motorizzazioni: da qualche tempo Dacia ha rinunciato alle varianti diesel dei suoi modelli affidandosi a propulsori a benzina, con e senza elettrificazione, a doppia alimentazione benzina-GPL e al modello 100% elettrico, ma a basso prezzo, Spring. In Italia, Dacia è primatista di vendite di vetture a GPL e nella classifica per modello, Sandero e Duster EcoG occupano i primi due posti con ampio vantaggio sulla concorrenza. A seconda delle province, le motorizzazioni bifuel benzina-GPL di Dacia rappresentano la maggioranza delle vendite dei suoi modelli, grazie alla convenienza del prezzo alla pompa, alla perfetta integrazione del sistema di alimentazione e all'eccezionale autonomia consentita dai due serbatoi: con un “doppio pieno” si superano i 1400 km di autonomia.

 

Dacia Sandero

Si tratta del prodotto di “primo prezzo” sul mercato italiano. Ma, come accennato, senza compromessi. Con 409 cm di lunghezza, un'abitabilità per 5 adulti e un bagagliaio da 410 dmc (estensibile a 1455 dmc abbattendo gli schienali posteriori), la 5 porte entry-level Dacia soddisfa le esigenze della gran parte della potenziale clientela, con un listino a partire da 13.250 euro. La gamma Sandero si articola sulle versioni Streeway e Stepway, quest'ultima con una personalizzazione estetica in chave crossover e un'offerta di motorizzazioni e allestimenti di livello superiore. Le unità motrice proposte sono, per Streetway e Stepway, il turbobenzina da 90 CV e il turbo Eco-G a doppia alimentazione da 100 CV, mentre per la Streetway è disponibile anche il 3 cilindri aspirato da 65 CV, adatto ai neopatentati. Sulla sola Stepway sono invece previsti anche il cambio CVT a 6 marce in abbinamento al turbobenzina da 90 CV e il turbobenzina da 110 CV con cambio manuale. I livelli di allestimento sono quattro per la Sandero Stepway: Essential, Expression, Extreme e Extreme Up, mentre sulla Sandero Streetway sono disponibili solo l'Essential e l'Expression.

 

Dacia Jogger

Un po'multispazio, un po' station wagon, un po' crossover, con un pizzico di anima SUV al suo interno. Listino da 18.100 euro, abitabilità per 5 o 7 persone, grazie alla terza fila di sedili disponibile sui tre allestimenti superiori Expression, Extreme ed Extreme Up (non sulla Essential, quindi), motore 3 cilindri turbobenzina da 110 CV o Eco-G a doppia alimentazione benzina-GPL da 100 CV e 4 cilindri full-hybrid con cambio automatico a 6 marce, le prime due delle quali riservate al funzionamento in elettrico. La Jogger Hybrid, tra l'altro, è omologata per neopatentati. 

Con un bagagliaio da 708 dmc in configurazione 5 posti la Jogger è tra le vetture più capienti della sua categoria e, anche in presenza della terza fila di sedili in posizione d'uso, mantiene un vano bagagli da 160 dmc. 

 

Dacia Duster

Con la terza generazione della SUV firmata Dacia sale il livello dei contenuti e sale pure la sostenibilità delle motorizzazioni: mild-hybrid turbobenzina da 130 CV, con trazione anteriore o integrale, full-hybrid da 140 CV a trazione anteriore con cambio automatico e bifuel benzina-GPL da 100 CV, con trazione anteriore e quattro livelli di equipaggiamento, Essential, Expression, Extreme e Journey. Solo i tre più completi sono invece disponibili con le altre motorizzazioni e la 4x4 TCe solo con gli Expression ed Extreme. La nuova Duster si allinea anche in tema di assistenti alla guida, dotazioni di sicurezza e connettività alle migliori proposte del segmento di mercato, ma con un listino sempre accessibile, a partire da 19.700 euro per la bifuel Essential.

 

Dacia Spring

L'auto elettrica dev'essere, per definizione, a misura di città. Ecco perché, pensando a una vettura a emissioni zero allo scarico, Dacia ha realizzato una “compatta” a 4 posti e 5 porte da 373 cm di lunghezza per 158 cm di larghezza, con un listino a partire da 21.450 euro e 230 km di autonomia offerti dal suo motore da 45 kW per l'allestimento Essential. Chi desidera di più trova risposta nella versione Business (21.700 euro), per salire fino a quota 23.200 euro per la Extreme, dotata del motore da 65 kW, 220 km di autonomia e uno stile da urban crossover.

 

Cosa ci riserverà il futuro? Nei programmi Dacia c'è la Bigster, una SUV destinata a debuttare nei primi mesi del 2025, che si andrà a collocare sopra la Duster, per misure e prezzi, ma con la stessa convenienza e versatilità dei modelli della gamma odierna. 



21/05/2024

La manutenzione dei pneumatici

Prima dei lunghi viaggi estivi, si è soliti controllare lo stato dei pneumatici. Una cautela che dovrebbe essere adottata con una frequenza maggiore, ogni mese preferibilmente, per avere la propria vettura sempre in forma, più sicura e parsimoniosa che mai.

I pneumatici sono il punto di contatto tra la nostra automobile e la strada. Più è continuo e stabile il contatto, più sicuro sarà il nostro incedere. L'automobilista medio tende a dimenticarsi della criticità del ruolo del pneumatico: tendenzialmente controlla la pressione prima della partenza per le vacanze estive, se il viaggio si presenta lungo, e si preoccupa di passare alle gomme invernali secondo le scadenze di legge se le preferisce alle catene da neve o alle coperture all-season che potrebbe utilizzare tutto l'anno indistintamente.

Eppure un controllo frequente può portare parecchi benefici: maggior sicurezza e, soprattutto, minori consumi. Vediamo nel dettaglio quali cure dedicare ai pneumatici della nostra automobile.

 

La pressione delle gomme

Tra gli interventi di manutenzione cui sottoporre gli pneumatici non può essere sottovalutata l’importanza del controllo della pressione, che si può facilmente misurare con i tradizionali manometri disponibili presso molte stazioni di servizio. Infatti, se le gomme di un veicolo sono gonfiate correttamente e uniformemente rispetto alle prescrizioni della Casa costruttrice, l'auto mantiene la miglior stabilità possibile a parità degli altri parametri. Inoltre, viaggiare con degli pneumatici gonfiati meno del prescritto ha come conseguenza un maggior consumo di carburante e una superiore usura del battistrada. 

Per la massima sicurezza, bisognerebbe sottoporre gli pneumatici della propria auto a un controllo periodico della pressione almeno una volta ogni 30 giorni, e in generale prima di partire per lunghi viaggi. In più, per garantire una misurazione corretta, è opportuno procedere al controllo a pneumatici freddi. Ogni modello di auto richiede una pressione delle gomme specifica, indicata sul capitolo dedicato del manuale d’uso e manutenzione del veicolo ma anche sulla relativa etichetta applicata alla porta lato guida o all’interno dello sportellino del carburante. 

 

Verificare stato dei fianchi e profondità dei battistrada


Da controllare anche lo stato dei fianchi dei pneumatici per verificare l'assenza dei tagli superficiali o altre lesioni e provvedere alla sostituzione nel caso si avvertisse la presenza di questi danni. La profondità del battistrada è un altro argomento delicato quando si parla di manutenzione e controlli dei pneumatici: anche se il Codice della Strada parla di una profondità minima di 1,5 millimetri, è bene sostituire i pneumatici appena si arriva a 3 mm, così da evitare fenomeni di aquaplaning precoci, che i sempre più frequenti acquazzoni estivi rischiano di generare con grave pericolo per la circolazione. Nel caso ci si accorga di essere prossimi a questo livello critico, è bene confrontare lo stato delle gomme anteriori, che sulle moderne vetture a trazione anteriori tendono a consumarsi più rapidamente (perché gravate dal maggior peso e dal doppio incarico delle gomme legato alla sterzatura e alla trazione stessa) rispetto a quelle posteriori. In questo caso è possibile spostare le coperture posteriori sull'asse anteriore e sostituire solo quelle anteriori, ovviamente con coperture dello stesso tipo di quelle posteriori, e ovviamente nelle misure prescritte dal Costruttore.

 

I vantaggi di una corretta equilibratura

L’equilibratura degli pneumatici, che consiste nel bilanciare in modo uniforme i pesi della gomma evitando che esistano zone più pesanti di altre, è un’operazione volta a evitare fenomeni di usura precoce. Rendendo omogenei gli pneumatici, l’equilibratura elimina possibili vibrazioni e fornisce un’adeguata protezione a sospensioni, cuscinetti e organi di sterzo. Di solito questo intervento di manutenzione dei pneumatici viene eseguito nel momento in cui si decide di andare a sostituire un pneumatico, e vede l’impiego di particolari contrappesi di bilanciatura. Quando un pneumatico non è bilanciato e presenta un’area più pesante rispetto alle altre, si consuma in modo irregolare, precoce e sollecita maggiormente l’avantreno. Anche in questo caso, l’operazione dovrebbe essere effettuata ogni 10.000 km; tuttavia, nel caso di una vettura sportiva, è preferibile ricorrervi già al raggiungimento dei 5000 chilometri.

 

Quando "fare la convergenza"

Parliamo infine di convergenza, ossia della regolazione meccanica delle ruote al fine di allinearle. Questa operazione viene svolta per uniformare l’usura degli pneumatici, migliorare la tenuta di strada e rendere la guida confortevole e stabilizzare la direzionalità rettilinea. In talune occasioni può verificarsi un mancato allineamento: potrebbe essere la conseguenza di un contatto delle gomme con un marciapiede o con una buca profonda. Non sempre lo spostamento di pochi millimetri della regolazione della convergenza produce rumori, vibrazioni o provoca un comportamento anomalo del veicolo. Tuttavia, il battistrada è destinato a consumarsi più rapidamente e in modo disomogeneo, inficiando anche la tenuta di strada e quindi la sicurezza. Per verificare il corretto allineamento è sufficiente scegliere un rettilineo pianeggiante poco trafficato, e lasciare per pochi secondi il volante dopo aver disattivato, naturalmente, gli eventuali dispositivi elettronici di mantenimento della corsia di marcia e della traiettoria. Se la vettura tende a spostarsi verso i lati della carreggiata, meglio optare per l’intervento di un gommista.

Con tutte queste cautele e attenzioni, la nostra automobile sarà più sicura e parsimoniosa. Ma non dimentichiamoci di ripetere frequentemente, una volta al mese almeno, questi controlli. Anche quando si utilizza poco l'autovettura.

07/05/2024

Renault Scenic E-Tech Electric: così rivoluziona la mobilità urbana nel 2024

Sta arrivando in concessionaria la quinta generazione dell'iconica family-car Renault, a misura di città. Infatti, è compatta fuori e capiente dentro. Ed è in grado di offrire un'autonomia eccezionale.

 

Renord è pronta ad accogliere nelle vetrine delle sue concessionarie la nuova Renault Scenic E-Tech Electric, recentemente eletta Auto dell'Anno 2024. Si tratta della quinta generazione della Scenic, nata come Mégane Scénic nell'ormai lontano 1996. L'attuale serie è la prima a proporsi con una gamma esclusivamente elettrica, basata sulla piattaforma AmpR Medium, la stessa su cui si basa la Megane E-Tech Electric. Rispetto alle precedenti scompare la variante a passo lungo Grand Scenic a 7 posti per concentrare l'offerta su un unico formato di carrozzeria, per un'abitabilità a 5 posti e tanto spazio per chi viaggia sul divano posteriore e per i bagagli di un'intera famiglia. A fronte di una lunghezza di soli 447 cm e una larghezza di 186 cm, grazie anche all'interesse allungato di 9 cm rispetto alla Megane elettrica, la nuova Scenic è un autentico salotto capace di muoversi nel più totale silenzio e in assenza di vibrazioni, con accelerazioni dolci e progressive e un comfort di viaggio che solo la trazione elettrica è in grado di fornire. 

Due batterie e quattro allestimenti

I suoi ingombri compatti e a misura di città non scendono a compromessi con lo spazio abitabile, autentico riferimento nella categoria grazie anche al musetto corto e agli sbalzi contenuti con le quattro ruote, come si dice, ai quattro angoli della vettura. La Scenic, anche e non solo per questo, è adatta ai viaggi più lunghi: vanta un’autonomia di 625 chilometri (nel ciclo combinato WLTP) nella versione Long Range, con batteria da 87 kWh, e di 430 km in quella denominata Comfort Range, con batteria da 60 kWh. Per chi si muove prevalentemente in città, significa non dover ricaricare l'auto per una o due settimane se il proprio percorso quotidiano non supera i 50 chilometri. 

Gli allestimenti sono quattro: Evolution, Techno, Iconic ed Esprit Alpine. Quest'ultimo, caratterizzato da soluzioni estetiche di matrice sportiveggiante, appare per la prima volta su una Renault della gamma E-Tech Electric a emissioni zero. Il peso di 1850 kg nella variante da 220 CV Long Range è un vero e proprio primato della categoria. La nuova Scenic offre notevole comfort anche ai passeggeri dei sedili posteriori, con un generoso spazio per la testa di 884 mm, mantenuto anche in presenza del tetto panoramico Solarbay dotato di un esclusivo sistema che riduce l'irraggiamento solare. Il bagagliaio ha una capacità di 545 dmc con il divano posteriore eretto (a titolo di confronto la Megane E-Tech Electric vanta una capacità di 389 dmc) e può essere ampliato fino a 1449 dmc abbattendo gli schienali dietro; il peso massimo trainabile è di 1100 kg, più che sufficiente per portare una roulotte a rimorchio.

Un listino semplice, a partire da € 40.050

Scegliere la Scenic che più fa al caso proprio è semplice: sono infatti cinque le versioni proposte a listino, complessivamente, con prezzi a partire da 40.050 euro per la Evolution da 170 CV abbinata alla batteria Comfort Range da 60 kWh, 41.550 euro per la Techno con la stessa power-unit, 47.250 euro per la Techno da 220 CV e batteria Long Range da 87 kWh, 49.050 euro per la Esprit Alpine con la stessa power-unit, disponibile anche per la Iconic a 50.450 euro. È naturalmente possibile preferire la soluzione del possesso rispetto alla proprietà grazie a interessanti piani di finanziamento che, in presenza delle condizioni più vantaggiose per accedere agli incentivi statali, permettono di ridurre la rata mensile a meno di 350 Euro, con valore futuro garantito. Quest'ultimo dettaglio permette di beneficiare di una sorta di “pace dei sensi” rispetto alla percezione di incertezza rispetto al valore residuo di un'auto elettrica. Tutte le versioni della Scenic E-Tech Electric sono fornite di caricabatterie di bordo compatibili con la ricarica a corrente continua (DC) delle stazioni a ricarica rapida, nonché di cavo AC7 per la ricarica domestica. La compatibilità con la ricarica a corrente alternata (AC) trifase fino a 22 kW, tipica delle colonnine pubbliche, è optional su tutta la gamma. Su tutti gli allestimenti è disponibile la pompa di calore, che riduce o azzera il prelievo di corrente dalla batteria di trazione per il funzionamento degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.

 

22/04/2024

I segreti della guida efficiente

Con poche accortezze applicate al proprio stile di guida e curando al meglio la manutenzione della propria autovettura si possono ottenere importanti risultati nella riduzione del consumo di carburante e di energia nel caso delle auto elettriche. Scopriamo insieme come.

Sfida ai rincari: guidare con intelligenza in tempi di caro carburante 

Con benzina e gasolio prossimi ai 2 euro al litro in modalità self e vicini a 2,5 euro al litro nel “servito” in autostrada, e le tariffe di ricarica per le auto elettriche alle stelle, una guida particolarmente efficiente in tema di risparmio energetico è indispensabile per contenere i costi d’esercizio della propria autovettura, ma anche dei veicoli commerciali che, per la loro aerodinamica meno favorevole, sono propensi ad assorbire più carburante o energia elettrica.

Per meglio comprendere il modo in cui si possa risparmiare benzina o gasolio è importante tenere presente che la partita si gioca su tre fattori: il guidatore, l’automobile, la chimica.

Dolcezza in accelerazione, “sguardo lungo” nel traffico

Per quanto riguarda la condotta di guida, stile, andatura e sviluppo del percorso sono le principali variabili da tener presenti. Accelerazioni dolci e progressive, passaggi di marcia appena sopra il regime di coppia massima per i turbodiesel e comunque non oltre i 2500 giri/minuto, guida predittiva con lo “sguardo lungo” per controllare cosa accade a 30-50-100 metri dalla nostra vettura e gestire i rallentamenti nella fase di avvicinamento al semaforo, cercando di ripartire non da fermi rappresentano le principali regole da seguire al volante nelle condizioni di guida più comuni nel traffico urbano. In autostrada, si ricordi sempre – come cita il sito viamichelin.it – che procedere a 110 km/h anziché a 130 km/h consente di risparmiare in media il 20% di carburante; a seconda dei modelli, la differenza per un’auto elettrica – che riesce a eguagliare i dati di autonomia dichiarati solo se non si superano i 100 km/h – può essere ancora superiore. A proposito di elettriche, ma anche le ibride full e plug-in, sono queste le auto che riescono a sfruttare meglio i rallentamenti e le discese, come pure le frenate, circostanze in cui rigenerano energia ricaricando la batteria di trazione. Al termine di una discesa di una ventina di chilometri di un passo alpino ci si possono trovare in dono anche 15-20 km di percorrenza guadagnati. Importante in questo caso è gestire la frenata rigenerativa con gli appositi comandi, per accentuarla dove è possibile coglierne i vantaggi, come in discesa. In ogni caso, benzina o diesel, ibrido o elettrico, evitare assolutamente la guida nervosa caratterizzata da frequenti, brevi ma violente accelerazioni e bruschi rallentamenti o frenate.

L’importanza di un auto in perfetto stato

L’automobile consuma meno quando è perfettamente a punto. Sembra una banalità ma molti - troppi - automobilisti trascurano l’ABC della manutenzione e dell’aerodinamica. Quante volte ci è capitato di vedere vetture con il portabici sul tetto in pieno inverno, quando sarà quasi sicuramente inutilizzato, o con il portasci montato d’estate, allorché, al netto di pochi cultori dello sci sui ghiacciai, esso rappresenta un elemento di resistenza aerodinamica non trascurabile. Stesse considerazioni per i box portabagagli, da lasciare in garage o nel ripostiglio di casa e non sul tetto dell’auto quando è vuoto. Oltretutto, si elimina anche una tentazione per i ladri.

La pressione dei pneumatici è un altro argomento da non sottovalutare: al di là del consumo improprio del battistrada nel caso di gomme troppo gonfie o sgonfie, con eventuali maggiori rischi di danni alla spalla del copertone, di forature indesiderate e di una tenuta di strada non ottimale se non compromessa, la corretta pressione dei pneumatici consente di contare su un appoggio corretto sul fondo stradale, su un consumo equivalente a quello dichiarato (a parità delle restanti condizioni).

Anche il passaggio a pneumatici a bassa resistenza al rotolamento più portare benefici, così come lo smontaggio delle gomme invernali nei tempi previsti dalle ordinanze, senza mantenerle montate inutilmente nella bella stagione, quando con le alte temperature si deteriorano di più i battistrada e fanno aumentare il consumo di carburante.

Si presti attenzione a come si viaggia, inoltre: i finestrini aperti peggiorano l’aerodinamica creando vortici d’aria che impattano, sia pure moderatamente, sul consumo di carburante. Ugualmente l’impiego superfluo del condizionatore d’aria e, sulle elettriche, in particolare quelle prive di pompa di calore, del riscaldamento. Su queste ultime si possono azionare i sedili e il volante riscaldabili per ottenere una piacevole sensazione di calore vicino agli arti, in alternativa al riscaldamento tradizionale.

Lubrificanti e carburanti speciali: si va sul difficile

La chimica è un aspetto da non trascurare ma un po’ più sofisticato. Parliamo di lubrificanti e carburanti speciali che migliorano il rendimento dei motori termici e dunque prestazioni e consumi. Su auto di grande serie difficilmente apportano un beneficio apprezzabile da un guidatore comune, non certo superiore a quello che si può ottenere con uno stile di guida efficiente e con una manutenzione e una preparazione dell’auto all’altezza della situazione. 



11/04/2024

Nissan Juke model-year 2024: torna il giallo ma non solo...

Per la crossover- coupé della Casa del Sol Levante un profondo aggiornamento degli interni, sempre più connessi, l'allestimento N-Sport e un nuovo colore per andare a caccia di nuovi record

Nissan Juke è nata nel 2010 e da allora è stata prodotta, nello stabilimento inglese di Sunderland, in più di 1,3 milioni di esemplari nelle due generazioni che si sono avvicendate a listino. È tra le B-SUV di maggior successo dal suo lancio e con l'attuale modello, che ha abbandonato non solo il motore diesel ma anche la trazione integrale e le versioni sportive Nismo, ha introdotto in questo segmento di mercato il concetto di crossover-coupé, sottolineando con il suo stile estroverso e sportivo un'anima sportiva ma sempre sostenibile, come del resto suggerisce la motorizzazione full-hybrid introdotta nel 2022. Andiamo a scoprire con gli esperti di Renord tutte le novità portate in dote dalla Juke model-year 2024.

Gamma colori più attraente

Per il model-year 2024 la Juke si rinnova e si veste di giallo, un colore che ha contribuito al successo della prima generazione del crossover compatto Nissan. Il giallo, che torna a grande richiesta dei clienti, è ora più chiaro e moderno rispetto a quello della prima versione ed è esaltato dal contrasto col nero del tetto, degli specchietti, degli inserti sui passaruota, della griglia frontale e dei montanti. Oltre al colore giallo, ci sono altre novità per i colori esterni della vettura. Il bianco perlato ha una nuova tonalità di bianco più puro e dall’effetto perlato più marcato, risultato di una nuova formulazione e di un maggior numero di particelle metalliche all’interno della vernice. Il nero metallizzato è stato reso più scuro da una maggiore quantità di pigmento nero carbonio e più “scintillante” sostituendo le particele di metallo con particelle di vetro. Aggiornamenti anche per gli interni, con nuova console centrale, nuovo infotainment, quadro strumenti dal disegno rinnovato e poi materiali più ricercati e finiture di pregio. La gamma si arricchisce, inoltre, di una inedita versione N-Sport, caratterizzata da elementi di stile che ne esaltano il carattere dinamico. Nulla di nuovo invece sul piano delle motorizzazioni, con la parsimoniosa versione Hybrid, acceditata di una potenza di 143 CV, affiancata dalla Dig-T turbobenzina da 999 cc e 114 CV, con cambio manuale a 6 marce o a doppia frizione e 7 rapporti.

Interni completamente rinnovati

Salendo a bordo della Nissan Juke modello 2024 lo sguardo è subito catturato dal nuovo infotainment con schermo centrale da 12,3 pollici, inclinato di 8 gradi verso il guidatore per facilitarne la lettura e l’utilizzo dei comandi a sfioramento. Il sistema è dotato di una grafica nuova e intuitiva oltre che di un riconoscimento vocale reso ancora più efficace da un’ampia gamma di frasi, espressioni e comandi. Oltre a Apple CarPlay, ora anche Android Auto è WiFi.Maxischermo da 12,3 pollici anche per il quadro strumenti, con schermo digitale TFT ad alta risoluzione (1920 x 720 pixel disponibile a partire dall’allestimento N-Connecta, 7 pollici sull’allestimento Acenta) con grafica e contenuti personalizzabili. Nella parte centrale dello schermo, tra gli indicatori di velocità e numero di giri, è possibile visualizzare una serie di informazioni chiave, tra cui: mappa di navigazione, consumo di carburante, pressione delle gomme, regolazioni e impostazioni dell’impianto audio. A tali informazioni si accede tramite pratici comandi sul volante. Non è tutto: il sistema di infotainment può riprodurre contenuti video da dispositivi collegati via USB quando l'auto è ferma.
Tra i dettagli specifici della versione N-Sport spiccano le finiture in giallo nella parte superiore del quadro strumenti, alla base del nuovo infotainment e in corrispondenza delle bocchette di ventilazione. I sedili N-Sport hanno inoltre la seduta e i fianchi trapuntati, inserti in Alcantara gialla nella parte superiore esterna, cuciture gialle e la scritta Juke impressa sugli schienali anteriori.Nuovi sedili anche per le versioni N-Connecta, N-Design e Tekna, caratterizzati da materiali, tessuti e lavorazioni nuovi, che ne migliorano la qualità e il comfort. Per la versione Tekna, le poltroncine anteriori presentano un look ancora più sportivo grazie ai poggiatesta con apertura nella parte centrale.

Praticità ed ergonomia

Tra gli aggiornamenti dell’abitacolo c'è un cassetto portaoggetti più grande - che ha raggiunto i 7,8 litri di capacità - e il bracciolo ridisegnato per essere più robusto, con foggia asimmetrica che aumenta la superficie d'appoggio di 25 mm senza compromettere lo spazio per il portabicchieri. Il bracciolo si solleva per accedere a un vano portaoggetti centrale, come nella Juke precedente, ma il coperchio è ora dotato di una clip che può contenere tre carte di credito. Tutte le versioni della Juke hanno il freno a mano elettrico e l’assenza della leva crea più spazio tra i sedili anteriori. Sulla versione Hybrid i pulsanti dell'e-Pedal e della modalità EV sono stati riposizionati per una maggiore comodità. A partire dalla versione N-Connecta, è presente un caricatore wireless che può ospitare smartphone di dimensioni massime pari a quelle di un iPhone 12 Pro Max, oltre a prese USB-A e USB-C per gli occupanti dei sedili anteriori e posteriori.

Ruota in lega leggera per ogni esigenza

Ogni versione di Juke può essere dotata di ruote in lega leggera specifiche, da scegliere tra quelle di serie e quelle opzionali. Le versioni N-Connecta e N-Design sfoggiano nuovi cerchi di serie a cinque razze. I cerchi opzionali da 19 pollici delle versioni top di gamma sono inediti nel design e vantano caratteristiche aerodinamiche ottimizzate. Per le versioni Acenta e N-Connecta è inoltre disponibile una nuova opzione di pneumatici a bassa resistenza di rotolamento per i cerchi da 17 pollici.

Tecnologie di assistenza alla guida

I contenuti di sicurezza si arricchiscono con il Lane Departure Warning ora di serie su tutte le versioni. L'Emergency Lane Keep - di serie su Tekna e opzionale sulle altre versioni – fa vibrare il volante quando la vettura si avvicina troppo al limite della corsia e poi corregge automaticamente la traiettoria qualora non provveda il guidatore. La telecamera posteriore, ora di serie su tutte le versioni, proietta immagini sullo schermo centrale ad alta definizione e presenta una risoluzione di 1,3 megapixel (0,3 in precedenza). Tale novità offre una visibilità più nitida soprattutto in caso di scarsa illuminazione, migliorando la sicurezza nelle manovre in retromarcia. L'Around-View Monitor, che combina le immagini di quattro telecamere perimetrali e fornisce una vista dall’alto della vettura, molto utile nelle manovre a bassa velocità, è disponibile a partire dalla versione N-Connecta. In caso di brusca frenata, inoltre, le luci degli stop lampeggiano per avvisare e stimolare l’attenzione del guidatore che segue.

 

08/04/2024

Pulizia Primaverile per la Tua Auto: Come Rivitalizzare il Tuo Veicolo Dopo l'Inverno

Come a fine inverno si procede al “cambio di armadio” per affrontare la bella stagione, così l’arrivo della primavera deve suggerirci qualche controllo supplementare alla nostra auto, per affrontare in piena forma condizioni climatiche differenti e a modo loro impegnative.

Anche se il cosiddetto “Generale Inverno” sta proponendo qualche colpo di coda, specie nella regione alpina, con intense nevicate che nella Pianura Padana si trasformano in lunghe giornate di pioggia, l’automobilista previdente inizia a programmare gli interventi di manutenzione in vista dell’arrivo dell’agognata primavera per poter guidare una vettura in perfetta forma, tanto nel caso dell’auto di famiglia quanto in quello della company-car magari fornita in uso promiscuo personale e aziendale. 

Come pianificare la manutenzione dell’auto dopo l’inverno

Alcune scadenze sono di fatto fissate per legge, come il passaggio ai pneumatici estivi (dal 15 aprile, a meno di non utilizzare gomme all-season tutto l’anno), altre coincidono con gli appuntamenti in officina per i tagliandi periodici, altre ancora sono dettate dal buonsenso, dall’amore o più semplicemente dal rispetto per la propria automobile e dalla regola secondo la quale è bene intervenire prima che eventuali inconvenienti, tecnici e non solo, possano sopravvenire. Senza contare gli interventi che sono caldeggiati dai sistemi elettronici di cui le auto di ultima generazione sono dotati, come il rabbocco del liquido lavavetri, generalmente utilizzato con particolare intensità quando si guida su strade sporche, bagnate o innevate, quando il parabrezza e i gruppi ottici anteriori vengono ricoperti continuamente dalla pioggia e dalla fanghiglia sollevata dalle auto che ci precedono.

Visibilità e protezione della carrozzeria

Proprio in tema di visibilità, l’attenzione dovrebbe focalizzarsi subito sullo stato delle spazzole dei tergicristalli e del tergilunotto, sovraffaticati dal maltempo. Controllarle e sostituirle nel caso in cui siano deteriorate o strappate in qualche punto è rispettivamente utile e necessario.

L’aver guidato su strade innevate o su percorsi di montagna periodicamente sgomberati dalla neve può aver sottoposto la carrozzeria, i gruppi ottici anteriori e il pianale a uno stress legato alla salatura delle strade e quindi al rischio di corrosione. Fondamentale in questi casi non solo procedere nella stagione invernale alla periodica pulizia del sottoscocca, oltre al lavaggio accurato della carrozzeria, ma anche a un “lavaggio di fine inverno”, magari in coincidenza con il ritorno dall’ultimo weekend in montagna. Quanto alle luci, oltre a controllarne la funzionalità è bene verificare che gli eventuali elementi in plastica di carenatura non siano scheggiati, non presentino umidità all’interno e proiettino correttamente il fascio luminoso. Attenzione in particolare ai fari allo xenon e LED che, se sporchi, generano fastidiosi riflessi e abbagliano le auto che si incrociano e che ci precedono, con conseguente pericolo per la circolazione.

Lavaggio manuale e cura degli interni

Un lavaggio accurato della carrozzeria, meglio ancora se effettuato a mano, permetterà sia di evitare  le eventuali abrasioni causate dalle spazzole dei car-wash automatici sia di mettere in luce eventuali graffi o scheggiature della vernice che possono essere stati causati dal pietrisco presente sulle strade (e non visibile sotto la pioggia o nella nebbia) e che potrebbero esserci sfuggiti a causa proprio a causa dello stato di scarsa pulizia esterna dell’auto. In tal caso, i prodotti appositi come le cere o un passaggio in carrozzeria possono porre rimedio a una situazione che, se trascurata, potrebbe comportare la fioritura di ruggine sulla e sotto la vernice.

Analogamente, anche lo stato dei rivestimenti interni merita di essere controllato: un accurato lavaggio dell’abitacolo rimuove sporco e cattivi odori, senza dimenticare il bagagliaio, dove sono state caricate a volte magari senza cura attrezzature sportive, borse e valigie rimaste all’aperto.

Manutenzione del climatizzatore

Un check-up esteso all’impianto di climatizzazione è poi d’obbligo: d’inverno lo si impiega soprattutto per disappannare i cristalli ma da qui a poco esso si rivelerà indispensabile per viaggiare a una temperatura corretta e confortevole, magari su lunghe distanze in occasione delle vacanze pasquali ormai prossime. Meglio mantenerlo in perfetta efficienza in tutte le stagioni, rivolgendosi eventualmente alla rete di assistenza per i controlli più specialistici, così da verificare che non si sia abbassato il livello del liquido refrigerante, che la cinghia di trasmissione non si sia allentata o il condensatore non si sia intasato. È bene verificare anche i filtri (quello dell’aria e l’antipolline), perché è importante poter respirare aria pulita mentre si viaggia, soprattutto se a bordo si trovano persone che soffrono di allergie o persone sensibili come bambini e anziani. L’efficienza del climatizzatore, infatti, nella bella stagione soprattutto, si traduce in un miglior livello di comfort e quindi di sicurezza.

Se, terminata la stagione invernale, non utilizzate più il portapacchi sul tetto, il portasci o altri elementi rimovibili, non esitate a porre questi sistemi di portaggio in cantina o in garage, così da beneficiare di una migliore aerodinamica e di consumi più contenuti, ottenibili anche con la corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici.

A tutti questi controlli, specifici per il “cambio di stagione”, sono naturalmente da aggiungere le periodiche verifiche dello stato del battistrada e dei fianchi dei pneumatici, provvedendo se del caso a inversioni o sostituzione, dei liquidi refrigeranti, della batteria e dei lubrificanti. 



05/03/2024

Renault Scénic E-Tech Electric: Auto dell'Anno 2024

Il prestigioso premio giornalistico europeo viene attribuito per la settima volta a un'autovettura Renault. A imporsi è la nuova Scenic 100% elettrica, che convince per le sue doti di abitabilità, autonomia e per il prezzo ragionevole

La scelta dell'anno ma anche “L'auto dell'Anno”. Così infatti è stata premiata da una giuria di giornalisti specializzati europei la nuova Renault Scénic E-Tech Electric, quinta generazione (e prima 100% elettrica) dell''apprezzata monovolume francese. Per la Scénic si tratta di una sorta di “bis” dopo il successo del 1997, quando a imporsi fu la prima generazione di un modello che allora si chiamava Mégane Scénic, trattandosi del modello con carrozzeria monovolume di una gamma di vetture che avrebbe spaziato dalla hatchback a 5 porte alla coupé a 2 porte, dalla tradizionale berlina a 3 volumi e 4 porte alla cabriolet, fino appunto alla configurazione dalla maggiore vocazione familiare.

Il trionfo al Salone dell’Auto di Ginevra 2024

Il trionfo della Scenic elettrica è stato annunciato durante una cerimonia al Salone dell’Auto di Ginevra, in Svizzera, nella mattina di lunedì 26 febbraio. Dopo una prima votazione a novembre scorso, la Scenic si era attestata nella short-list dei sette modelli finalisti: BMW Serie 5, BYD Seal, Kia EV9, Peugeot 3008, Renault Scenic E-tech Electric, Toyota C-HR e Volvo EX30. La vincitrice dell'ambito trofeo è stata votata da 58 giornalisti automotive di 22 Paesi europei, ottenendo ben 329 punti, e diventa, così, il settimo modello della marca transalpina a ricevere il prestigioso titolo di Car of the Year, dopo Renault 16 (1966), Renault 9 (1982), Clio (1991), Mégane Scenic (1997), Megane (2003) e Clio (2006).

Renault Scenic E-Tech Electric: configurazioni, prezzi e dotazioni

Proposta a partire da 40.050 euro sul mercato italiano, la Scenic E-Tech Electric è declinata quattro livelli di allestimento, Evolution, Techno, Esprit Alpine e Iconic, e due varianti di batteria, quella da 60 kWh e quella da 87 kWh che promettono un'autonomia nel ciclo misto WLTP rispettivamente di 430 e di 623 km nelle due varianti più leggere e dunque efficienti. 

Il livello di finitura ed equipaggiamento Techno è comune alle due power-unit (41.550 euro per la 60 kWh e 47.250 euro per la 87 kWh), mentre l'Evolution è riservato alla versione da 125 kW (170 CV e 280 Nm) di potenza massima, con la batteria da 60 kWh, e i due top di gamma, Esprit Alpine (49.050 euro) e Iconic (50.450 euro), sono abbinati al motore da 160 kW (218 CV e 300 Nm di coppia) e alla batteria da 87 kWh. 

Tutte le versioni sono dotate di caricabatterie di bordo compatibili con la ricarica a corrente continua (DC) delle stazioni a ricarica rapida, fino a 150 kW, nonché di cavo AC7 per la ricarica domestica. La compatibilità con la ricarica a corrente alternata (AC) trifase fino a 22 kW, tipica delle colonnine pubbliche, è disponibile in opzione su tutta la gamma. Volante e sedili anteriori riscaldabili, due dotazioni fondamentali per ridurre al minimo l'utilizzo dell'impianto di riscaldamento, sono di serie sulle versioni Esprit Alpine e Iconic, che offrono anche le ruote in lega leggera da 20 pollici. Specifici della dotazione di serie dell'allestimento Iconic sono invece la guida assistita di Livello 2,gli inserti in legno, l'avviso ostacolo in retromarcia con frenata automatica, l'impianto Hi-Fi Harman Kardon e i sedili anteriori a regolazione elettrica con funzione massaggio.

Un veicolo familiare per la mobilità sostenibile

Progettata per le famiglie, per rispondere alla loro esigenza di viaggiare in totale libertà e sicurezza, la Renault Scénic E-Tech Electric coniuga modernità elettrica, tecnologie utili e intuitive con una progettazione più sostenibile, imponendosi quale prima auto di serie a concretizzare l’ ambizioso obiettivo del Gruppo Renault di diventare un costruttore automobilistico della prossima generazione al servizio della transizione energetica. La Scenic 100% elettrica punta anche a soddisfare anche le necessità delle flotte più esigenti in termini di TCO (Total Cost of Ownership), contenendo i costi e potendo contare su un’ottima autonomia. 

Pur essendo più leggera (1850 kg nella versione Techno 160 kW Long Range) e più compatta rispetto alle rivali di pari segmento (447 cm di lunghezza, 186 cm di larghezza e 157 cm di altezza), la Renault Scénic E-Tech Electric vanta un’ottima abitabilità, grazie alla piattaforma AmpR Medium (ex CMF-EV) e al pavimento piatto. Con un interasse di 278 cm, offre grande comfort ai passeggeri dei sedili posteriori, con un raggio alle ginocchia di 278 mm e un generoso spazio per la testa di 884 mm, mantenuto anche in presenza del tetto panoramico opacizzante Solarbay. E per godersi fino in fondo le escursioni con la famiglia al gran completo, la Scenic E-Tech Electric mette a disposizione un bagagliaio di 545 litri e, per quanti viaggiassero con una caravan al seguito, una capacità di traino di 1100 kg.

29/02/2024

Car sharing e mobilità urbana: a Milano scegli Zity by Mobilize

Car sharing, ossia auto condivisa. O meglio, noleggio a brevissimo termine. Sì, perché la formula del car sharing punta a mettere a disposizione della collettività veicoli di proprietà altrui (in genere noleggiati a lungo termine dal fornitore del servizio di car sharing, di solito una partecipata pubblica) per consentire a singoli individui di far fronte alle proprie particolari esigenze di mobilità, soprattutto in ambito urbano. 

Uno strumento per far fronte alle restrizioni di circolazione…

Necessità che le amministrazioni pubbliche stanno rendendo sempre più complesse e costose da soddisfare: ormai l'accesso a quasi l'intera superficie comunale milanese è ristretto alle vetture di produzione più recente, con un “bando” quasi assoluto per le vetture private diesel, mentre il parcheggio è a pagamento quasi ovunque, con minime eccezioni per i residenti ma solo in un ristretto ambito circostante la propria dimora. 

…E per una mobilità individuale a buon mercato

Se a questo si aggiunge il costo esorbitante, specie per un neopatentato, del premio assicurativo RCA (trascurando per un momento le coperture furto-incendio, quelle relative agli agenti atmosferici e alla kasko che protegge dai danni causati da sé alla propria auto in caso di collisione), si comprende come la proprietà di un'autovettura e il suo utilizzo in città come Milano determinano una capacità di spesa non indifferente, senza contare che i tempi morti necessari per trovare un parcheggio nelle zone più trafficate e affollate e la ridotta “velocità commerciale” dovuta al traffico lento e disordinato possono dilatare la durata degli spostamenti a dismisura.

Il Car Sharing elettrico a Milano si chiama Zity by Mobilize

Per far fronte a queste criticità, da qualche anno si è diffuso, proprio a partire dalle grandi città europee, il fenomeno del car sharing. Questo servizio, al vantaggio di un costo relativamente contenuto e competitivo rispetto al mezzo di trasporto pubblico collettivo e al taxi, consente alla popolazione e soprattutto ai giovani di muoversi in modo indipendente su un veicolo a 4 posti con bagagliaio, confortevole, climatizzato e sicuro. Ci voleva però il debutto della Dacia Spring, l'auto elettrica più economica del mercato, per dare un senso compiuto al car sharing, fenomeno nato anche per diffondere l'impiego di vetture e veicoli a emissioni zero nelle città, visto che le restrizioni alla circolazione sono sempre state giustificate o motivate dalle amministrazioni pubbliche con la “scusa” dell'inquinamento atmosferico.

Con le Dacia Spring in Car Sharing si va (quasi) ovunque

Ecco allora, a Milano (ma anche a Lione, in Francia, e a Madrid, in Spagna), Zity by Mobilize, un mobility provider che, proprio utilizzando le Dacia Spring, consente di muoversi liberamente, di parcheggiare senza stress su strisce azzurre e gialle, e all'occorrenza di guidare anche al di fuori dei confini cittadini, purché nell'ambito dell'autonomia del veicolo, con il solo obbligo di iniziare e terminare il noleggio all'interno dei confini comunali. 

Noleggio possibile fino a 72h

La tariffa al minuto, da 0,21 € a 0,41 €, è molto competitiva soprattutto negli spostamenti a corto raggio, dove una coppia può spendere meno dei necessari due biglietti ATM quando affronta tratte da non più di 20 minuti. E con le tariffe forfettarie da 4 ore (39,99 €), 1 giorno (49,99 € per 24 ore), 2 e 3 giorni (129,99 €) si può avere a disposizione la Dacia Spring per un ampio lasso di tempo, quello necessario per esempio per far fronte a esigenze personali o professionali che abitualmente potrebbero essere soddisfatte solo dal tradizionale rent-a-car, il cui limite è però quasi sempre costituito dalla disponibilità delle auto solo in aeroporto o nelle principali stazioni ferroviarie. Prevista anche una tariffa simbolica di “stand-by” per chi sospende il noleggio per qualche minuto per recarsi a un appuntamento o fare shopping senza lasciare l'automobile. 

Come evitare spese indesiderate

Una serie di accortezze, come quella di non lasciare l'auto con meno di 10 km di autonomia, di non fumare a bordo e di conservare il veicolo pulito, solo per citare tre banali esempi, consente di evitare supplementi e penali, il cui spirito è comunque quello di mantenere il servizio efficiente e i veicoli gradevoli da guidare e da abitare.

I servizi di car sharing, come quelli forniti da Zity by Mobilize, permettono di spostarsi quasi senza limiti all'interno di Milano e dintorni con un veicolo elettrico e offrono ai neopatentati e ai più giovani una soluzione a buon mercato di mobilità individuale a bordo di una vettura all'avanguardia in tema di sostenibilità ambientale.

06/02/2024

Auto e Inverno: Consigli per un Riscaldamento Intelligente e Sicuro

Nei mesi più freddi, l’impianto di riscaldamento dell’auto è uno degli impianti più stressati nelle nostre vetture: va utilizzato correttamente per ottenere i migliori risultati, in termini di comfort termico e sicurezza. Soprattutto sulle auto elettriche, dove il contributo di accessori quali volante e sedili riscaldabili è ancor più importante.

Aria condizionata in inverno: come riscaldare l’auto

Nella stagione invernale, una delle dotazioni fondamentali delle nostre auto è rappresentata dall'impianto di riscaldamento. Il comfort termico è un aspetto di non poco conto nella valutazione del benessere complessivo di uno spostamento su un veicolo a motore e si traduce anche nella sicurezza del viaggio stesso, considerato che un disagio termico può tradursi in deconcentrazione al volante.

Sulle vetture dotate di motore termico, un efficace funzionamento dell'impianto di riscaldamento dell’auto parte solo quando il propulsore ha raggiunto la temperatura d'esercizio ideale, con l'acqua a 80-90 gradi. Inutile, quindi, pretendere di riscaldare l'abitacolo a motore freddo o, peggio ancora, di riscaldare il motore a vettura ferma, concentrando le emissioni inquinanti nel luogo dove l'auto staziona. Inoltre, in questo modo, non verrebbero portati a temperatura adeguata i liquidi lubrificanti della trasmissione. 

Per raggiungere più rapidamente una situazione di benessere termico o di “non disagio”, le auto moderne sono quasi sempre dotate, di serie o in opzione, del volante riscaldabile e dei sedili riscaldabili (a volte anche quelli posteriori). Infatti, la percezione di calore sui terminali degli arti è il primo fattore di benessere termico e le resistenze elettriche che determinano il riscaldamento di volante e sedili presentano tempi di attivazione quasi istantanei, procurando quindi immediatamente il sollievo dal freddo.

Come riscaldare il motore in inverno nelle auto elettriche

Anche la distribuzione dell'aria riscaldata nell'abitacolo deve seguire una logica: preferibili gli impianti con diffusione soft, che evitano violenti flussi d'aria indirizzati direttamente sul corpo o sul viso. In particolare, l'aria calda inviata continuativamente sul volto porta all'assopimento, con calo di attenzione a danno della sicurezza. Meglio quindi inviare aria fresca al volto e calda ai piedi, nell'ottica di un efficace compromesso tra concentrazione e comfort termico. In ogni caso, evitare di impostare, a regime, temperature superiori ai 23°C.

Queste considerazioni legate esclusivamente al comfort termico assumono un'importanza ancora superiore quando si guida un'auto elettrica. Infatti l'impiego dell'impianto di riscaldamento, la temperatura selezionata e la potenza della ventilazione incidono sull'autonomia del veicolo, comportando infatti un crescente assorbimento di energia elettrica, fino al 20% superiore rispetto alla condizione di riscaldamento spento. Questo dato è verificabile anche empiricamente osservando sul quadro strumenti il valore dell'autonomia residua, che scende per una percentuale compresa tra il 10% e il 20% alla pressione del tasto “Heat” sulla console. Ne deriva che tale impianto vada utilizzato con parsimonia, sfruttando in misura maggiore volante e sedili riscaldabili che, su quasi tutti i modelli di auto elettriche, fanno parte della dotazione di serie.

Come ottimizzare il riscaldamento delle auto elettriche

Una soluzione per sedersi al volante con l'abitacolo a temperatura gradevole, calda o fredda che sia, prevede il suo pre-riscaldamento mentre la vettura è ancora collegata alla colonnina di ricarica. Naturalmente questa pratica comporta tempi leggermente prolungati per il completamento del rifornimento di energia elettrica che, peraltro, se avviene nottetempo con l'impianto domestico o da colonnine pubbliche ultrafast, non incide significativamente sulla durata della sosta per la ricarica.

Questa criticità è vissuta con minore preoccupazione da chi utilizza vetture elettriche dotate di pompa di calore per alimentare l'impianto di riscaldamento e di climatizzazione. Esso ha un assorbimento di energia dalla batteria di trazione veramente minimo e permette di godere di un comfort termico senza compromessi rispetto all'autonomia. Tutto ciò ferme restando le raccomandazioni espresse in riferimento alla concentrazione alla guida, che si mantiene più facilmente con “la testa al fresco” e alla maggior urgenza nel portare a temperatura ideale mani, spalle e piedi attraverso volante e sedili riscaldabili.

23/01/2024

Renault Mégane E-Tech Electric: Guida al Futuro dell'Automobile Elettrica

Renault Mègane E-Tech Electric, la più venduta delle Renault elettriche si presenta con equipaggiamenti più ricchi nell'ottica di una migliore efficienza, anche a temperature rigide, grazie alla pompa di calore di serie su tutta la gamma e al sistema multimediale aggiornato: fino a 470 km di autonomia e un consumo medio di poco più di 15 kWh/100 km.

La Rivoluzione Elettrica di Renault Mégane E-Tech Electric: Innovazione e Prestazioni

Con la quinta generazione, la Renault Mégane è diventata elettrica. La serie precedente aveva sperimentato la novità tecnica della power-unit plug-in hybrid, sia sulla hatchback a 5 porte sia sulla giardinetta Sporter, mentre il nuovo modello 2024 si propone con un motore elettrico declinato in due livelli di potenza (96 e 160 kW), con tre livelli di allestimento, Evolution, Techno e Iconic e con due alternative di caricatore in corrente alternata (da 7 o 22 kW) e la ricarica veloce è permessa dal caricatore da 130 kW, fornito naturalmente di serie. 

La versione Evolution è denominata anche ER (Extended Range), perché promette un'autonomia di 470 km in luogo dei 450 km dichiarati dalle altre due varianti, complice soprattutto l'adozione delle ruote da 18 pollici al posto di quelle da 20 pollici delle Techno e Iconic. 

Le differenti regolazioni della power-unit elettrica, che offre una coppia massima di 250 Nm, nel caso dell'unità da 96 kW, e di 300 Nm, in quella da 160 kW, si traducono in prestazioni differenti: 

  • 150 km/h autolimitati per la Mégane E-Tech Electric meno potente, che scatta da 0 a 100 km/h in 10,5 secondi;
  • 160 km/h per le altre due versioni, che impiegano 3 secondi in meno per raggiungere i 100 km/h da fermo, facendosene bastare solo 7 e mezzo.

Le qualità delle Renault Mégane E-Tech Electric hanno fatto raggiungere al modello full-electric della Renault i migliori risultati sul mercato italiano, dove nel 2023 sono stati venduti ben 2109 esemplari, un risultato da primato nel segmento C, che vale alla 5 porte francese a emissioni zero l'ottavo posto assoluto tra le elettriche più vendute e il record tra le Renault elettriche, davanti alle pur meno costose Twingo E-Tech Electric (10a assoluta in Italia con 1697 esemplari immatricolati) e Zoe E-Tech Electric (33a assoluta con 491 nuove targhe).

A livello di listino, il prezzo della Renault Mégane E-Tech Electric “apre” a 38.050 euro per l’allestimento Evolution Extended Range, con caricatore da 7 kW; con ulteriori 1500 euro si passa al caricabatteria da 22 kW. Tutto questo al netto delle promozioni e degli incentivi - numerosi e caratterizzati da differenti condizionalità (a partire dalla rottamazione di veicoli “inquinanti”); aggiungendo 2500 euro, invece, si ottiene la Techno, mentre, con ulteriori 3400 euro, si raggiunge il budget necessario per la versione di punta, Iconic.

Innovazioni e Aggiornamenti nella Megane E-Tech Electric: Comfort, Connettività ed Efficienza Migliorati

Nonostante sia sul mercato da meno di due anni, la gamma Megane E-Tech Electric si è già evoluta: pochi mesi fa sono infatti arrivate importanti novità di allestimento. 

In primo luogo, la pompa di calore viene proposta di serie su tutte le versioni. Si tratta di un sistema di nuova generazione, capace di migliorare il coefficiente di rendimento della batteria del 30% e di integrare un inedito impianto di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione (HVAC) utilizzando le valvole elettroniche. Questo equipaggiamento si traduce in un'autonomia quasi completamente insensibile alle temperature estreme e all'impiego degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.

Evoluto anche il sistema multimediale OpenR Link, grazie alla disponibilità di un aggiornamento software (denominato myF2) che implementa numerose novità quali, per esempio, la manutenzione connessa, nuovi comandi vocali per Google Assistant, autozoom e nuova zonizzazione per la Multiview Camera 360°. Per la prima volta, una parte degli aggiornamenti multimediali sono disponibili anche per le vetture con sistema OpenR Link già prodotte, tramite un aggiornamento FOTA (Firmware Over The Air) scaricabile direttamente dal cliente.

Completa infine l'elenco delle novità del modello attuale l'implementazione del route planner di Google Maps integrato in OpenR Link: quando la destinazione è un punto di ricarica DC, viene ottimizzata la temperatura della batteria affinché il rifornimento avvenga nel minor tempo possibile.

Time for Quality Life

Per usare le parole dell'Amministratore Delegato di Renault Italia, Raffaele Fusilli: “Con l’evoluzione della gamma di Mégane E-Tech Electric, Renault esprime una volta di più il suo spirito di innovazione tecnologica. Al tempo stesso, queste novità confermano la nostra priorità: fornire tempo di qualità ai nostri clienti, con servizi che semplifichino loro la vita ed estendano la loro customer experience. È la filosofia che noi chiamiamo Time for Quality Life. Una filosofia che Megane E-Tech Electric incarna al meglio, essendo un’auto dotata di tecnologie all’avanguardia, connessa, nativa digitale, e che regala tempo di qualità non solo quando si è a bordo ma anche all’esterno, con tutti i suoi servizi di 'Time saving', pensati ad hoc per i clienti.”

 

 

16/01/2024

Renault Arkana: Sfida e Innovazione nel Mercato Automobilistico

Con Renault Arkana, nel 2020, Renault ha inaugurato un nuovo segmento di mercato, quello delle crossover-coupé del segmento C, formula tesa a offrire alla clientela un'auto versatile, spaziosa e sfiziosa in un formato compatto. Arricchita da uno stile elegante e originale, di non passare inosservata e in grado di incontrare le preferenze tecniche di un largo ventaglio di utenti grazie alla presenza in gamma di una motorizzazione full-hybrid e di una mild-hybrid, sempre in abbinamento a una trasmissione senza pedale della frizione, per offrire il massimo del comfort: a doppia frizione e 7 marce per la "milletre"; mild-hybrid da 140 CV e un automatico puro (a 6 rapporti, con i primi due destinati alle partenze in modalità 100% elettrica) per la full-hybrid da 145 CV.

Con Arkana, quindi, Renault ha dimostrato di saper “inventare” dal nulla nuovi segmenti di mercato cercando di anticipare i gusti della clientela così come, decenni prima, fece con Scénic e Twingo, creando le monovolume di fascia intermedia e piccola dopo aver proposto - primo Costruttore in Europa - la prima monovolume “full-size”, Espace.

Nella seconda metà del 2023 Renault ha aggiornato significativamente la gamma Arkana attorno alle due motorizzazioni elettrificate, con allestimenti più funzionali e ricchi denominati Evolution, Techno ed Esprit Alpine, in continuità con il resto dei modelli più recenti della gamma Renault, come Austral e Clio. Ma non solo: la politica commerciale di Renault, basata sulla diversificazione controllata dell’offerta e sull'ottimizzazione dei costi di produzione e distribuzione, permette di proporre le versioni della Arkana per il 2024 a prezzi ancor più competitivi. 

 

Evolution: Mild-Hybrid e tecnologia

Fin dall’allestimento Evolution, disponibile a partire da 29.750 euro con la sola motorizzazione turbobenzina da 1333 cc mild-hybrid da 140 CV, Renault Arkana dispone del sistema di navigazione di serie, incluso nel sistema multimediale Renault Easy Link che diventa compatibile con i sistemi Android Auto ed Apple CarPlay (quest’ultimo in modalità wireless). Il driver display digitale è da 7”, ma visualizza le informazioni su una superficie più ampia. Della dotazione di serie fanno parte anche i sensori di parcheggio posteriori, l'allarme distanza di sicurezza (con informazione su driver display), l'allerta superamento della linea di carreggiata, l'accensione automatica dei fari con sensore di oscurità, l'assistenza al mantenimento della corsia, la commutazione automatica abbaglianti-anabbaglianti, i tergicristalli automatici con sensore di pioggia, la frenata di emergenza attiva con riconoscimento di pedoni e ciclisti, il riconoscimento della segnaletica stradale con alert di eccesso di velocità e il Cruise Control. 

Techno: Design Esterno e Innovazioni Interne

Oltre al paraurti sportivo con lama aerodinamica in tinta carrozzeria, la versione Techno - disponibile a partire da 31.250 euro con il motore turbobenzina mild-hybrid da 140 CV (la versione full hybrid da 145 CV è disponibile da 32.750 euro) - si distingue soprattutto per i cerchi diamantati da 18 pollici nella foggia Silverstone, formato ripreso dalle precedenti versioni R.S. Line ed E-Tech Engineered. Il logo e le scritte posteriori in color Cromo Satinato e i gruppi ottici anteriori full-LED completano la personalizzazione esterna, mentre all'interno spiccano il caricabatterie a induzione per smartphone incorporato nella consolle centrale, il sistema multimediale Easy Link con display da 9,3 pollici con navigatore e schermo tattile, la strumentazione digitale riconfigurabile a colori da 10,2 pollici, il sistema Multi-Sense per  la personalizzazione delle modalità di guida, con illuminazione ambientale personalizzabile, 

Esprit Alpine: Lusso e Prestazioni al Vertice

Al vertice dell'offerta si posiziona la versione Esprit Alpine, disponibile a 36.450 euro con la sola motorizzazione E-Tech Hybrid da 145 CV. Oltre alla lama del paraurti anteriore Grigio Satinato, questo allestimento si distingue, all’esterno, per il badge specifico Grigio Scisto con bordo Nero Lucido posizionato sui parafanghi e per i terminali di scarico nerolucido. Sono disponibili di serie le ruote in lega leggera da 19 pollici Elixir diamantate, di colore grigio e nero, con motivo traforato che conferiscono alla rinnovata Arkana un look al tempo stesso più distintivo e più sportivo.

All’interno, i sedili (riscaldabili quelli anteriori) presentano rivestimenti in pelle TEP scamosciata, con una percentuale maggiore di similpelle rispetto alle precedenti versioni alto di gamma R.S. Line ed E-Tech Engineered, impreziositi da cuciture orizzontali blu e dal logo Alpine sullo schienale. Le cinture di sicurezza si distinguono anche per la presenza di due strisce blu. I pannelli delle porte e il volante, invece, sono caratterizzati da cuciture blu-bianche-rosse, mentre la parte della plancia di fronte al passeggero del sedile anteriore è rifinita con un sobrio ma elegante motivo effetto ardesia. Degni di nota, ancora, la pedaliera in alluminio, i battitacco specifici con griffe Esprit Alpine, i gusci dei retrovisori esterni nero lucido e il retrovisore interno fotocromatico frameless (senza cornice), cui si aggiungono il volante riscaldabile e il sedile conducente a regolazione elettrica. 

Sul piano degli assistenti alla guida spiccano gli Active Driver Assist: assistenza avanzata alla guida con Adaptive Cruise Control con funzione automatica Stop & Go e funzione di arresto-ripartenza automatica e assistenza attiva al mantenimento della corsia.

11/01/2024

Dacia Duster 2024: buona la terza

Con la nuova generazione Dacia Duster 2024 dell’iconica vettura tuttoterreno rumena arrivano nuove dotazioni di sicurezza, importanti assistenti alla guida e un sistema 4x4 ancora più efficiente. 

 

Nella gamma motori arrivano il mild- e il full-hybrid ed esce di scena il turbodiesel

Si sono levati i veli sulla terza generazione della Duster, l'auto che ha fatto conoscere agli Italiani, e ai milanesi, il marchio Dacia, prima confinato al rango di Costruttore di vetture di concezione utilitaria, senza troppo appeal.

Due numeri introducono il nuovo modello: oltre 2,2 milioni di esemplari prodotti, più di 300mila venduti in Italia, uno dei mercati di riferimento della Duster che, nella penisola, è molto apprezzata anche nelle versioni bifuel a GPL.

La Duster del 2024 è un'auto completamente inedita, nello stile e nei contenuti di maggior rilievo. Se non tutti sono in grado di distinguere la seconda dalla prima serie, il nuovo modello inaugura il nuovo linguaggio stilistico del brand rumeno del Groupe Renault, fatto di linee tese, di forme più spigolose ma essenziali, che non incorporano il superfluo.

Frutto della matita di David Durand, Direttore del Design Dacia, la nuova Duster ha quasi le sembianze di una concept-car, grazie alla purezza del disegno che la contraddistingue. La semplicità delle forme e dei volumi accentua la forza del design: il frontale molto verticale, gli archi passaruota con bordi nettamente smussati, l'ampio portellone posteriore, i finestrini laterali che si estendono in maniera armoniosa dall’anteriore al posteriore, rastremandosi per donare dinamismo all'insieme.

 

Protezioni sostenibili

La nuova Duster è protetta con stile da una vera e propria cintura che circonda tutto il veicolo, senza soluzione di continuità: le protezioni laterali della parte inferiore della scocca proseguono sugli iconici elementi che convogliano la brand identity, per poi girare intorno ai passaruota che sono, a loro volta, connessi ai paraurti anteriore e posteriore, così da creare un perimetro protettivo sul piano pratico e identitario dal punto di vista ottico a sottolineare la natura robusta e avventurosa, outdoor, dell'auto. 

Allo stile, però, in casa Dacia hanno aggiunto la sostenibilità: le piastre di protezione anteriore e posteriore sono colorate all’origine, in modo tale che l’assenza di vernici rappresenti un vantaggio autentico per l’ambiente e pure per i clienti, visto che, anche se graffiati o rigati, non perdono mai il colore originario. Inoltre le protezioni laterali della parte inferiore della scocca e dei passaruota, gli elementi che convogliano l‘identità di marca, i triangoli del paraurti anteriore e la grembialatura del paraurti posteriore sono realizzati con un nuovo materiale robusto, Starkle®, progettato dagli ingegneri Dacia e dall’azienda chimica LyondellBasell e composto fino al 20% da materiali riciclati. Questa composizione traspare dalle particelle bianche che creano un effetto maculato e che vengono messe in evidenza sull'auto, evitando di utilizzare vernici supplementari.

 

Nuova piattaforma e motori inediti (anche ibridi)

La nuova Duster nasce sulla piattaforma CMF-B, introdotta sulle attuali Sandero e Logan e, in seguito, anche dalla Jogger. Essa offre un volume interno maggiore rispetto a quello della precedente generazione, per i passeggeri e per i bagagli, pur mantenendo i medesimi ingombri esterni ma offrendo un miglior comfort di guida e il contenimento di rumorosità e vibrazioni. A fronte di un piacere di guida nettamente migliorato, la piattaforma CMF-B permette alla Duster 2024 di intraprendere la strada dell’elettrificazione proponendo motori elettrificati, più precisamente mild hybrid e full hybrid a benzina.

Sulla nuova Duster scompare infatti il turbodiesel, così da restringere l'offerta ai turbobenzina da 999 cc e 1199 cc, con l'unità di cilindrata inferiore disponibile anche nella variante bifuel GPL e quella più potente, in edizione mild-hybrid, proposta anche con la trazione integrale, e al full-hybrid da 140 CV già ampiamente sperimentato in casa Dacia sulla Jogger e nella gamma Renault su Clio, Captur e Arkana.

 

Prestazioni da fuoristrada per la 4x4, ma non solo

La Duster 4x4 migliora ulteriormente le sue doti da offroader con un'altezza minima da terra a prova di fuoristrada, pari a 217 mm (misurata tra gli assi) e angoli caratteristici più favorevoli, fino a 31° quello di approccio e 36° quello di uscita, con un angolo di dosso pari a 24°. In più, per la prima volta, la Duster adotta il sistema di controllo della velocità in discesa (attivo fino a 30 km/h) e il Terrain Control regolabile su 5 modalità. 

Nel dettaglio:

  • AUTO: il sistema gestisce automaticamente la coppia tra l’avantreno e il retrotreno in funzione dell’aderenza e della velocità;
  • ECO: modalità che consente di ottimizzare i consumi di carburante agendo sulla climatizzazione e sulle prestazioni del veicolo. Ottimizza la distribuzione della coppia tra avantreno e retrotreno per limitare il consumo di carburante, adattandosi contemporaneamente alle condizioni di aderenza della strada;
  • SNOW: ottimizza le traiettorie sulle strade sdrucciolevoli grazie a specifiche impostazioni del controllo di stabilità e del sistema di controllo trazione in:
  • MUD/SAND: per circolare su superfici instabili, come i sentieri fangosi o sabbiosi;
  • OFF-ROAD: offre le migliori capacità off-road su percorsi difficili. In termini di prestazioni, è molto simile alla modalità 4x4 Lock della Duster di seconda generazione, ma si spinge oltre, distribuendo in modo automatico e ottimale la coppia tra le ruote anteriori e posteriori a seconda delle condizioni di aderenza rilevate e della velocità del veicolo.

 

Quattro versioni ed equipaggiamenti ricchi

La Duster di terza generazione è disponibile negli allestimenti Essential, Expression, Extreme e Journey, con alcune dotazioni di sicurezza fondamentali, come il regolatore-limitatore di velocità e l'accensione automatica degli anabbaglianti disponibili su tutti i livelli di allestimento, mentre la commutazione automatica abbaglianti-anabbaglianti è di serie sulle versioni Extreme e Journey.

L’equipaggiamento della nuova Duster si arricchisce di importanti dispositivi di assistenza alla guida per rispondere alle ultime normative di sicurezza europee, tra cui la frenata automatica di emergenza (con riconoscimento di veicoli, pedoni, ciclisti e moto), il riconoscimento dei cartelli stradali con alert di eccesso di velocità, l'assistenza al parcheggio posteriore, il segnale di arresto di emergenza, l'avviso di superamento della linea di carreggiata, l'assistenza al mantenimento nella corsia, il sistema di monitoraggio dell’attenzione del conducente e la chiamata di emergenza (eCall).

 

11/12/2023

Dacia Spring Extreme: più contenuti e più avventura per la piccola elettrica

La versione di punta della gamma Spring aggiunge un pizzico di stile “country” alla praticità dell'autovettura elettrica più economica del mercato e soprattutto un motore più potente, capace di rendere più briosi e sicuri gli spostamenti nel traffico urbano

L'allestimento Dacia Spring Extreme, finora disponibile su tutti i modelli Dacia con motore termico, benzina o diesel, è approdato da poco anche sulla piccola crossover elettrica (è lunga 373 cm per una larghezza di 158 cm) del marchio rumeno di Renault Group, la Spring. Per lei, oltre alla caratterizzazione estetica specifica comune ai modelli della gamma Dacia Extreme, sono previste una serie di importanti peculiarità che la rendono ancora più versatile e brillante rispetto al modello base, aumentandone la fruibilità in tutti i contesti, da quello vocazionale cittadino a quello extraurbano.

Venti cavalli in più che cambiano la vita

Il cuore della novità Dacia è costituito dal motore elettrico da 48 CV/65 kW (da cui la sigla di identificazione) e dall'estetica ispirata alla vita all'aria aperta e all'avventura. 

La Dacia Spring Extreme Electric 65 è quindi destinata ai clienti alla ricerca di performance più brillanti, di un maggiore piacere di guida e di un'autonomia di 220 km, rassicurante nell'impiego urbano dove i chilometri che possono essere percorsi con un “pieno alla spina” diventano 305. 

Con 15 kW (20 CV) supplementari rispetto alle versioni già conosciute della Spring, tra cui la Essential e la Business che restano le uniche disponibili (oltre alla Cargo) con la power-unit 45 da 33 kW (45 CV), la Spring Extreme vanta una robusta coppia motrice e un maggior dinamismo, come testimoniato dai riscontri cronometrici ufficiali. Essi parlano infatti di un tempo abbreviato di ben 5,4 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h (13,7 secondi contro 19,1), di 1,9 secondi guadagnati nell'accelerazione da 0 a 50 km/h, tipico caso di partenza dal semaforo in ambito urbano (da 5,8 a 3,9 secondi), e di una progressione più convincente in ripresa, con il caratteristico passaggio da 80 a 120 km/h che richiede 13,5 secondi contro i 26 della Spring Essential 45. 

Queste prestazioni più brillanti si traducono non solo in un maggior piacere di guida ma anche in un grado di sicurezza dinamica superiore, soprattutto in quelle circostanze in cui occorre adeguare rapidamente la propria andatura a quella del flusso principale di traffico, come nel caso delle immissioni nelle strade a scorrimento veloce.

Fino a 305 km di autonomia in città

Il nuovo motore Electric 65, specifico della Dacia Spring Extreme, si contraddistingue, in particolare, per il più elevato regime di rotazione, 14.700 giri/minuto contro 8500 giri/minuto dell’Electric 45. La nuova definizione tecnica del riduttore, dove il rapporto di riduzione passa da 7,162 a 12,057, aumenta la coppia effettivamente trasmessa alle ruote motrici anteriori. 

In termini di autonomia, la Spring Extreme Electric 65 consente una percorrenza, con un pieno di energia, di 220 km nel ciclo misto WLTP e di ben 305 km nel ciclo WLTP City, quello che descrive il consumo di corrente nel traffico urbano.

Dotazione standard più ricca e un allestimento estetico gradevole

La Dacia Spring Extreme dispone di una dotazione di serie che comprende anche il Pack Navigation (retrocamera, navigatore satellitare e MapCare con 6 aggiornamenti gratuiti delle mappe per 3 anni), 4 alzacristalli elettrici e tutta una serie di dettagli estetici specifici dell'allestimento Extreme che include la selleria in TEP con impunture color rame, gli inserti decorativi ramati sui pannelli porta anteriori, intorno alle bocchette di ventilazione e alla radio, le soglie delle porte con inserti topografici, i tappetini in gomma anteriori con inserti topografici e, all'esterno, il Copper Pack che prevede gli inserti ramati sulle barre portatutto al tetto, sui gusci dei retrovisori esterni, sulle cornici dei fari, sui coprimozzo dei cerchi flex wheel e sulla scritta Dacia sul portellone posteriore, oltre agli adesivi in stile snorkel sulle porte anteriori.

 Immutate le misure interne di abitabilità - la Spring Extreme è omologata per 4 persone, al pari delle altre versioni della city-car elettrica firmata Dacia -  così come la capacità del bagagliaio, 270 dmc, ampliabili abbattendo il divano posteriore fino a 620 dmc.

Dacia Spring: la storia di successo di un modello nato sulle esigenze dei clienti

Lanciata nel 2021, la Spring, prima Dacia a trazione elettrica, ha incontrato il favore del pubblico con oltre 120mila ordini e nel 2022 si è affermata come la terza auto elettrica più venduta a privati in Europa. La Dacia Spring ha ricevuto numerosi premi e la sua efficienza è stata premiata soprattutto nel 2022, quando ha conseguito il massimo voto di 5 stelle assegnato dall’ente europeo indipendente Green NCAP, un importante riconoscimento ufficiale per un'auto che ha reso la mobilità 100% elettrica accessibile praticamente a tutti, rispondendo nel concreto alle esigenze di gran parte degli utenti, in particolari di quelli costretti ad accedere frequentemente alle zone a traffico limitato delle grandi città.

 Dai dati ricavati dai servizi connessi emerge che i percorsi quotidiani effettuati dai possessori della Spring avvengono su una distanza media di 31 km a una velocità media di 26 km/h, valori che confermano come l'autonomia della vettura sia sufficiente per muoversi per l'intera settimana lavorativa (di 5 giorni) con un solo rifornimento completo. Nel 75% dei casi, la ricarica è effettuata a domicilio e, nel 66% dei casi, con una presa domestica. Il tutto per un'auto da poco più di 20mila euro.

 

28/11/2023

Ghiaccio, neve e nebbia: come proteggere la tua auto in inverno

Con le temperature rigide e nei mesi in cui sono più probabili e frequenti i fenomeni atmosferici avversi, come nevicate, gelate e piogge, occorre prestare ancora più attenzione alla https://www.renord.com/interventi-service/ . Curandone la pulizia e il funzionamento per arrivare sempre a destinazione serenamente e nelle migliori condizioni di sicurezza. L'arrivo della stagione invernale, con tutto ciò che ne consegue in tema di temperature rigide, precipitazioni frequenti e mutevoli condizioni stradali, impone un'adeguata preparazione per la nostra vettura e, anche, qualche accorgimento specifico per il suo utilizzo quotidiano.

Protezione dell'auto in inverno: dai teli copriauto ai sistemi antigrandine

La protezione della carrozzeria e della vernice rappresenta un aspetto fondamentale per chi si trova nella necessità di parcheggiare l'auto all'aperto nelle ore serali e notturne. 

Principalmente per due motivi: evitare l'aggressione degli agenti atmosferici e poter contare di primo mattino su cristalli puliti. Ciò permette di guadagnare più tempo- evitando di dover procedere allo sghiacciamento con il tradizionale raschietto o, peggio, con prodotti chimici non del tutto salutari per vernice, guarnizioni in gomma e cromature - di quanto la semplice rimozione del telo e il suo alloggiamento nel bagagliaio richiedano. 

Di teli copriauto esiste una grande varietà: dai semplici teli impermeabili a quelli più sofisticati, antighiaccio, con fissaggi magnetici al parabrezza e fisici ai retrovisori esterni (così da ritrovarli puliti al mattino), a quelli con rivestimento interno felpato, con imbottitura in cotone, in grado di creare una sorta di camera d'aria tra carrozzeria e telo per assicurare un'adeguata ventilazione alla carrozzeria, che si traduce in una protezione supplementare per la vernice. 

Al vertice, per prezzo e utilità, i teli antigrandine che, oltre alla funzione di riparare l'auto dal freddo, ne assicurano la protezione dagli agenti atmosferici più violenti e dannosi. I teli antigrandine, realizzati in etilene con le parti laterali in poliestere atermico impermeabile, sono studiati per protegge le parti del veicolo più esposte, tra cui i cofani motore e bagagliaio, i cristalli e la parte superiore delle fiancate, grazie allo spessore di almeno 5 mm, che permette di resistere a chicchi di grandine da più di 1 cm di diametro. Se l'auto viene parcheggiata per lungo tempo all'aperto, magari sotto gli alberi, i teli copriauto sono ancor più importanti perché evitano l'accumulo della resina delle piante e del fogliame sulla vettura, così come la proteggono dalla polvere e dal particolato presenti in notevole quantità soprattutto nelle città e attorno alle strade più trafficate.

Lavaggio, lubrificanti e cura della batteria

Sarebbe inoltre buona norma procedere al frequente lavaggio della vettura e del sottoscocca se si viaggia su strade innevate, dove viene sovente sparso il sale per evitare la formazione di ghiaccio. Questo eviterà un invecchiamento precoce e il rapido attacco della ruggine sulla carrozzeria e sul sottoscocca, organi meccanici compresi (tra cui i bracci delle sospensioni e l'impianto di scarico)

Per chi ha a cuore la buona salute della propria auto non è un segreto che liquidi e lubrificanti entrino in scena prima ancora dell'avviamento del motore. Di conseguenza, è necessario utilizzare un olio motore specifico per le temperature più rigide, tra quelli consigliati dalla Casa automobilistica nel libretto di uso e manutenzione della vettura.  Occorre inoltre adottare un liquido antigelo per il radiatore e per la vaschetta del lavavetro, così da evitarne il congelamento.  

Anche la batteria dei servizi subisce le conseguenze del freddo: nel caso di un previsto e prolungato inutilizzo dell'auto andrebbe per lo meno scollegata, così da poterla ritrovare in buona efficienza al momento utile.

Pneumatici in inverno: normativa, manutenzione e sicurezza

Quando si sposta l'attenzione sui pneumatici non basta ricordare di attenersi alle disposizioni di legge e alle ordinanze locali in tema di obbligo di utilizzo delle gomme invernali (o in alternativa di tenere nel bagagliaio le catene da neve, possibilmente sapendole montare) e di misura residua del battistrada (per evitare l'aquaplaning e per poter contare ancora su un minimo di aderenza su fondi scivolosi). 

Occorre invece considerare anche la progressiva diminuzione della pressione di gonfiaggio determinata proprio dal freddo. Ecco che un controllo frequente della pressione, da eseguire a freddo con un semplice compressore d'aria o nella stazione di servizio più vicina a casa propria, e il successivo ma immediato ripristino della pressione indicata dal libretto di uso e manutenzione permetterà di sedersi alla guida di un'auto con prestazioni all'altezza della situazione quanto ad aderenza e di garantirsi un consumo omogeneo del battistrada, evitando che esso risulti accentuato nella zona centrale (pressione eccessiva) o nelle zone esterne (pressione insufficiente).

A proposito di gomme, anzi, di gomma: va controllato lo stato delle spazzole dei tergicristalli e degli eventuali tergifari. Sono tra le parti più sollecitate dell'auto nella stagione invernale e le loro condizioni sono determinanti tanto per detergere adeguatamente il parabrezza quanto per evitare graffi dovuti allo sporco presente sulle spazzole stesse.

Oltre alla pulizia del parabrezza, va tenuta in gran conto la pulizia dei fari anteriori e delle luci posteriori. E questo sia per beneficiare della massima portata luminosa permessa dai proiettori sia per evitare che l'accumulo di sporco riduca la visibilità e possa generare indesiderati fenomeni di abbagliamento verso i veicoli incrociati.

Consigli di guida invernale

Dopo aver affrontato i vari aspetti di manutenzione e preparazione dell'automobile per l'inverno, è essenziale rivolgere l'attenzione alle norme di prudenza essenziali per chi si trova alla guida di ogni tipo di veicolo a motore su gomma, soprattutto in condizioni atmosferiche invernali. 

La guida su fondi umidi, bagnati, o particolarmente freddi richiede un approccio cauto e ponderato, con particolare attenzione al modo in cui si agisce sui freni e sul volante. È fondamentale evitare movimenti improvvisi o bruschi, sia nel sterzare sia nell'utilizzo di freni e acceleratore. 

I pneumatici invernali, spesso definiti anche come "termici", sono particolarmente importanti in questo contesto. La loro specifica composizione chimica offre un'aderenza superiore rispetto ai pneumatici estivi, soprattutto quando le temperature scendono al di sotto dei +7°C. Questo aspetto rende i pneumatici invernali non solo essenziali in presenza di neve, ma anche in una gamma più ampia di condizioni stradali invernali. La loro utilità si estende a situazioni che includono strade umide, ghiacciate o semplicemente fredde.

Inoltre, l'utilizzo di pneumatici invernali contribuisce a una guida più sicura, riducendo il rischio di incidenti causati da scarsa aderenza. Una guida prudente e l'attrezzatura adeguata sono quindi cruciali per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada durante i mesi invernali. L'adozione di questi comportamenti responsabili alla guida è fondamentale per prevenire incidenti e per proteggere sia sé stessi sia gli altri utenti della strada in condizioni meteorologiche e stradali avverse.

14/11/2023

Nuova Nissan Qashqai: stile, prestazioni ed eleganza

Dopo due generazioni dall'impronta moderna ma tradizionale, nel 2021 Nissan ha lanciato la terza serie della sua SUV di fascia intermedia, la Nissan Qashqai. Innovativa nello stile, nei contenuti, nelle dotazioni e nella tecnica: per la prima volta la Qashqai abbraccia il tema dell'elettrificazione, facendo convergere su questo modello un'esclusiva tecnologica della Casa giapponese, il sistema e-Power, e una soluzione ibrida “leggera”, rappresentata dalla power-unit mild-hybrid che, nella variante più potente, è abbinabile al cambio Xtronic a variazione continua e alla trazione integrale inseribile.

Una gamma, dunque, totalmente elettrificata, che mette a disposizione della clientela soluzioni di mobilità sostenibili differenti tra loro ma accomunate dall'obiettivo di soddisfare ogni singola esigenza.

Nissan Qashqai: scopri la nuova Mild-Hybrid

Nissan Qashqai mild-hybrid, il cui listino apre appena sopra la soglia dei 28.000 euro per l'allestimento Visia e il motore da 140 CV, adotta un 4 cilindri turbobenzina da 1333 cc, realizzato in collaborazione con Mercedes-Benz e Renault ed elettrificato a 12 Volt mediante un motogeneratore azionato dalla cinghia servizi che sviluppa 3,6 kW. 

Questa semplice soluzione consente alla SUV firmata Nissan di ottenere l'omologazione come veicolo ibrido e di vantare consumi contenuti in tutte le sue declinazioni: 140 CV e 240 Nm di coppia massima con cambio manuale e trazione anteriore, 158 CV a 270 Nm con cambio manuale e trazione anteriore, 158 CV e 260 Nm con cambio Xtronic a variazione continua e trazione anteriore e infine 158 CV e 270 Nm con cambio Xtronic a variazione continua e trazione integrale inseribile. 

Nota di merito supplementare, la bontà della trasmissione Xtronic che, rispetto ad altri cambi a variazione continua, rivela un'insospettabile fluidità nella guida, paragonabile a quella riscontrabile con le trasmissioni con convertitore di coppia. 

In sintesi: il supporto elettrico sulla mild-hybrid consente al motore turbobenzina di poter contare su un piccolo “effetto boost” ma non permette alla SUV Nissan di avanzare con la sola trazione elettrica.

Nissan ePower: l’ibrido che si guida come un elettrico

Da parte sua, la Nissan Qashqai e-Power mette a terra un sistema ibrido in serie assolutamente unico: il propulsore termico, un sofisticato 3 cilindri turbobenzina di 1497 cc caratterizzato dal rapporto di compressione variabile, soluzione inizialmente adottata sulle esclusive Infiniti, è accreditato di 158 CV di potenza massima e funge da generatore per la batteria agli ioni di litio da 1,73 kWh (sistemata al centro della piattaforma) da cui il motore elettrico trae l'energia. 

Da parte sua, il motore elettrico da 190 CV e 330 Nm di coppia massima è l'unico che trasmette il movimento alle ruote. 

Qashqai e-Power è una full-hybrid che in sostanza funziona come una vettura elettrica con range extender. A esaltare il comfort acustico provvedono l'eccellente insonorizzazione e il sistema che consente al motore termico di adeguare il suo regime di rotazione al progressivo crescere della velocità, per una progressione costante e gradevole, ma anche brillante (0-100 km/h in 7,9 secondi). 

L'esperienza di guida è sostanzialmente identica a quella fornita da una vettura 100% elettrica: la Qashqai e-Power avanza nel traffico senza produrre rumore, neppure quando le si richiedono forti accelerazioni, con una risposta istantanea alle azioni sull'acceleratore, con la massima fluidità e senza le interruzioni nell'erogazione della coppia che si verificano sulle autovetture termiche in occasione dei passaggi di marcia. Con queste caratteristiche e con queste sensazioni al volante è un peccato che la Qashqai e-Power non possa beneficiare dell'omologazione come vettura elettrica, né, naturalmente, come ibrida plug-in (visto che la ricarica della batteria di trazione avviene non da fonte esterna ma dal motore a benzina integrato nella power-unit).

Trazione e ricarica automatica

L'architettura tecnica della Qashqai e-Power prevede la sola trazione anteriore: chi necessitasse di una Qashqai 4x4 deve necessariamente rivolgersi alla variante mild-hybrid o salire di formato e puntare sulla X-Trail e-Power e-4orce, che realizza la trazione integrale con un secondo motore elettrico che aziona le ruote posteriori.

Sia le Qashqai e-Power che le Qashqai mild-hybrid ricaricano automaticamente la batteria anche nelle frenate e nelle fasi di decelerazione.

Nissan Qashqai: scopri i 7 allestimenti

La gamma Qashqai si articola su sette allestimenti, cui corrispondono altrettanti livelli di equipaggiamento. Si parte dalla Visia, disponibile a 28.130 euro solo con il motore mild-hybrid da 140 CV, con cambio manuale e trazione anteriore, per proseguire con le Acenta, le Business e le N-Connecta, Tekna e Tekna+

Questi ultimi tre  allestimenti sono gli unici disponibili sulle Xtronic 4WD. 

La gamma Qashqai e-Power è declinata invece su sei allestimenti: Acenta, Business, N-Connecta, 90th Anniversary, Tekna e Tekna+, con il listino che parte da 37.320 euro.

Uno stile inconfondibile e dotazioni da ammiraglia

Ad accomunare il nuovo modello di Nissan Qashqai nelle sue differenti versioni sono la linea dal grande impatto estetico, le generose misure di abitabilità che consentono  di ospitare a bordo cinque adulti, l'ampio vano bagagli, le finiture e gli assemblaggi curati,la fanaleria full-LED, la strumentazione digitale, il cruise control adattivo e i sensori di parcheggio. 

Sugli allestimenti più ricchi figurano dotazioni ancor più sofisticate, dai fari adattivi a LED con commutazione automatica abbaglianti-anabbaglianti, il ProPilot Assist con Navi-Link per la guida assistita di Livello 2, l'Head-Up Display e la portellone posteriore con apertura elettrica a mani libere. Sulla versione Tekna+, il top di gamma, spiccano anche i sedili in pelle con funzione massaggio, l'impianto Hi-Fi premium Bose e l'Advanced Intelligent Key   che memorizza le regolazioni dei sedili a regolazione elettrica e dei retrovisori esterni.

La limited edition 90th Anniversary abbina il ricco equipaggiamento della versioni Tekna+ con dettagli estetici specifici, come le finiture nere, il tetto panoramico in vetro e le ruote in lega leggera da 18 pollici nere, cui si aggiungono le speciali verniciature bicolori Pearl White o Ceramic Grey con elegante tetto nero, oppure Black Metallic con tetto grigio.

24/10/2023

Nissan Ariya: il modello a zero emissioni con autonomia fino a 536 km

La Nissan Ariya rappresenta una delle proposte più avanzate e prestigiose della Casa automobilistica giapponese nel settore dei veicoli elettrici. Questa SUV di segmento medio-superiore combina l'esperienza acquisita da Nissan con modelli precedenti, come la Leaf e i van elettrici, con l'expertise derivante dalle grandi SUV Murano. Il risultato è un veicolo che rappresenta lo stato dell'arte della mobilità 100% elettrica e che offre un livello di finitura, stile e qualità eccellente.

Ariya: il risultato della convergenza delle esperienze di Nissan

Nella Ariya convergono le esperienze maturate da Nissan con le precedenti due generazioni della Leaf, con i van elettrici (eNV200 e Townstar EV) e con i modelli prodotti e commercializzati solo sul mercato interno. Tutto ciò rappresenta una garanzia di rilievo rispetto alla competenza in materia di veicoli elettrici del costruttore del Sol Levante, mentre l'expertise proveniente dalle grandi SUV Murano consentono alla marca asiatica di occupare a buon diritto la fascia più prestigiosa nell'offerta delle vetture elettriche a ruote alte quanto a livello di finitura, stile e qualità, reale e percepita. 

Ma quanto alte? Il necessario per offrire una posizione di guida elevata, a beneficio della sicurezza, e per garantire una distanza minima da terra adeguata ad affrontare fondi sconnessi. La Ariya poggia infatti su cerchi in lega leggera da 19 o 20 pollici, che riempiono adeguatamente i passaruota per una presenza imponente sulla strada.  

Una gamma completa ad un prezzo competitivo

Cinque comodi posti, un bagagliaio capiente da 681 dmc con il divano posteriore eretto, e una gamma completa e ben articolata, che comprende versioni a trazione solo anteriore o integrale: il tutto con una forbice di prezzi che va da 50.850 euro (Engage 63 kWh) a 74.350 euro (Evolve+ 4WD 87 kWh), per potenze massime comprese tra 160 e 290 kW (da 218 a 394 CV) e autonomie da 398 km (Evolve 63 kWh) a 533 km (Advance 87 kWh). 

Tenuto conto del fatto che la berlinetta Leaf si spinge fino a 45.800 euro di listino per la Tekna 62 kWh da 385 km di autonomia, si può ben dire che la Ariya rappresenta il gradino superiore dell'offerta Nissan in tema di vetture elettriche. Proprio l'allestimento Engage, proposto con un listino inferiore di 4000 euro rispetto all’Advance, punta a conquistare nuovi adepti della mobilità elettrica sacrificando ben poco nelle dotazioni (di fatto, head-up display e tetto apribile panoramico, tra quelle più qualificanti). 

Nissan Ariya: guida assistita predittiva e autonomia rassicurante

La versione Evolve da 87 kWh potrebbe rappresentare il “giusto mezzo” tra l'esigenza di contenere il budget e l'altrettanto importante necessità di poter contare su un'elevata autonomia (525 km dichiarati) e su un equipaggiamento completo, che può essere integrato almeno dal caricatore da 22 kW (con quello standard da 7,4 kW i rifornimenti da colonnine pubbliche rischiano di farsi troppo lenti; meglio invece quelli in corrente continua dove la Nissan può ricevere fino a 130 kW). Su questo allestimento si trovano di serie i fari full-LED adattivi, la pompa di calore per l'impianto di riscaldamento e climatizzazione (molto utile per ridurre l'impatto del loro impiego sull'autonomia della vettura), i sedili anteriori riscaldabili, elettrici e ventilati, quelli posteriori riscaldabili, il tetto apribile panoramico e la guida assistita di Livello 2 che, sulle Ariya, incorpora anche la funzione predittiva grazie all'interfaccia con il sistema di navigazione, anch'esso standard. 

Abitacolo raffinato e hi-tech: così Ariya coccola i suoi occupanti

Sulla Ariya si apprezzano soprattutto le generose misure di abitabilità, che concorrono a fornire un elevato livello di comfort, favorito anche dall'insonorizzazione molto curata e dall'assorbimento delle sospensioni efficace anche con le ruote da 20 pollici opzionali. Il posto guida e la zona anteriore dell'abitacolo hanno un aspetto avveniristico, con i due monitor (strumentazione digitale riconfigurabile e infotainment) da 12,3 pollici curvi sulla sommità della plancia, i comandi della climatizzazione “annegati” nella raffinata fascia centrale del cruscotto e il mobiletto a movimento elettrico sul tunnel centrale. Il selettore della trasmissione è costituito da un joystick che prevede anche la posizione B per accentuare la frenata rigenerativa, mentre l'ePedal, che consente di rallentare fino a fermarsi semplicemente rilasciando l'acceleratore, prevede un tasto a parte.

Performance e autonomia

Con 178 kW di potenza massima e 300 Nm di coppia le versioni “centrali” della gamma Ariya manifestano un comportamento piacevole, di impronta turistica, pur con un impianto frenante potente e resistente. Per chi chiede di più sul piano delle performance, c'è la Evolve+ AWD da 87 kWh, da 290 kW e 600 Nm di coppia (200 km/h e 0-100 km/h in 5,1 secondi) e 498 km di autonomia, mentre chi cerca il massimo in tema di percorrenza con un “pieno” c'è la Engage da 87 kWh, con i suoi 536 km. Nel complesso, le Nissan Ariya portano a destinazione in tempi rapidi, senza la necessità di rifornire frequentemente in viaggio, e con un comfort di alto livello. E oggi offrono tutto ciò a condizioni ancora più convenienti, anche grazie a una gamma completa che accontenta (quasi) tutte le tasche.

10/10/2023

Renord Showroom Sesto San Giovanni Via Clerici
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